Il bando per l’affidamento della co-gestione della Biblioteca Comunale “G.Calò” in corso di espletamento, presenta troppe criticità a partire dai requisiti di accesso clamorosamente bassi anche più rispetto a quelli che prevedeva il bando di affidamento del servizio del 2017.
In qualità di consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle, in seguito ad un’analisi approfondita del bando ma soprattutto visti gli esiti delle prime sedute di gara cui ha partecipato una sola impresa, ho sottoposto all’Amministrazione un documento in cui evidenzio nel dettaglio le criticità e l’inadeguatezza di un bando siffatto a garantire un servizio di qualità, e chiedo chiarimenti in merito ad alcuni aspetti delicati del bando su cui sono emerse anche palesi contraddizioni tra gli indirizzi dichiarati dall’Amministrazione e le scelte, completamente divergenti, attuate da parte del Dirigente dei Servizi Socio Assistenziali nella formulazione del bando in particolare nella scelta dei requisiti di accesso.
Nel contempo, nell’esclusivo interesse della collettività, chiedo di non dare corso all’aggiudicazione definitiva all’unica impresa che ha partecipato qualora, a seguito di approfondita verifica, le esperienze auto dichiarate dall’impresa, non dovessero essere rispondenti, in maniera specifica a quei compiti di vera e propria gestione di una biblioteca come specificatamente richiesti all’art. 2 del capitolato prestazionale, più che ai soli “servizi a supporto”. Necessario considerare la possibilità di rivisitare l’intero bando per l’affidamento del servizio di co-gestione, elevando questa volta i requisiti di accesso, per adeguarli agli obbiettivi di qualità dichiarati dall’Amministrazione ma completamente disattesi nei fatti.
Diverse sono le criticità del bando su cui si chiedono chiarimenti, ma soprattutto due sono gli aspetti su cui è focalizzata l’attenzione: i bassi requisiti di accesso al bando e le discutibili modalità di individuazione della figura dell’aiuto-bibliotecario.
Sui requisiti di accesso, preme ricordare che proprio l’Assessora alla Cultura Maria Angelotti aveva dichiarato alla stampa che:…“Requisiti stringenti e comprovata professionalità sono state le uniche due indicazioni che abbiamo dato agli uffici per la determinazione della nuova gara…”. Dichiarazione poi palesemente disattesa dagli stessi contenuti del bando pubblicato, in quanto i requisiti di accesso sono stati tutt’altro che stringenti anzi, sono stati clamorosamente abbassati rispetto a quelli previsti nel precedente bando del 2017. Il bando viene predisposto dal Dirigente di Settore Dott. Marco Lesto, ma con un approccio totalmente divergente rispetto agli obbiettivi dichiarati dall’Assessora Angelotti, ovvero abbassando notevolmente la “soglia di qualificazione” dei requisiti di accesso al bando ed inoltre non viene più impostato come affidamento del “Servizio di CO-GESTIONE E FUNZIONAMENTO della biblioteca”, bensì come affidamento di soli “SERVIZI A SUPPORTO della Biblioteca Comunale”.
In particolare, il nuovo bando 2020 come requisito di accesso alla gara prevede solo “l’aver conseguito negli ultimi tre esercizi (2017-2018-2019), almeno un contratto nei confronti di enti pubblici o privati per gestione servizi bibliotecari, per un valore non inferiore ad € 30.000,00” per giunta sulla base di un’autodichiarazione dei concorrenti;al contrario, per opportuno confronto, il
bando di affidamento del 2017, prevedeva un requisito di accesso alla gara certamente più restringente ovvero “l’aver svolto negli ultimi tre anni servizi similari a quelli oggetto di gara svolti o appaltati, nello specifico la gestione di almeno 3 (tre) Biblioteche o Bibliomediateche dimostrati da certificati (…)“. Quale il motivo di questa scelta che non sembra certo andare nella direzione di tutela dell’Ente e della qualità del servizio?
La stessa Assessora poi è stata sconfessata ulteriormente negli intenti dichiarati, dallo stesso Dirigente Dott. Marco Lesto quando, in risposta ad una recente interrogazione consiliare della consigliera comunale Anna Ferreri proprio sui requisiti ritenuti poco stringenti, conferma l’approccio “basso profilo” seguito nella scelta dei requisiti di accesso, dichiarando che:…”…La determinazione di una soglia di qualificazione più elevata avrebbe, nel caso di specie, sortito un effetto contrario a quello evocato dall’interrogante, generando un’irragionevole restrizione della concorrenza, con il rischio di intaccare proprio lo standard qualitativo del servizio, che deve essere assicurato, non attraverso l’irrigidimento dei requisiti di partecipazione alla gara, ma, al contrario, consentendo la massima apertura al mercato e addivenendo a una delineazione dei criteri di valutazione dell’offerta tesa a premiare gli aspetti progettuali.
In realtà la scelta di abbassare i requisiti a quanto pare, ha sortito proprio l’effetto contrario a quello atteso e non certo “la massima apertura al mercato” anzi, ha generato una palese contrazione della concorrenza pregiudicando la possibilità di scegliere l’aggiudicatario in una rosa di concorrenti più ampia e anche più assortita in termini di qualifica professionale.
Stranamente a quella gara infatti ha partecipato soltanto una impresa, la ditta “MUSEION SOC. COOP. ARL”, nonostante i requisiti fossero così bassi. Per questo motivo si chiede di condurre una verifica attenta e puntuale dei requisiti, ma soprattutto in termini di esperienze acquisite nella reale GESTIONE di biblioteche e nell’ambito DEI compiti espressamente richiesti all’art. 2 del capitolato prestazionale.
Anche per quanto riguarda la figura richiesta dell’aiuto-bibliotecario, non si comprende la scelta di dotare la biblioteca della figura di un “aiuto bibliotecario”, lasciandola invece sguarnita, prima ancora, della figura del BIBLIOTECARIO, figura quest’ultima espressamente richiesta anche nello stesso regolamento comunale della biblioteca di recente approvazione. Desta perplessità anche il fatto che , stando ai contenuti del bando, l’aiuto-bibliotecario dovrà INTEGRARE le ore di servizio dei dipendenti comunali, dovendo svolgere tutte le mansioni da bibliotecario pur non avendone una competenza adeguata, e dovrà farlo in autonomia, ovvero da solo, e nelle 30 ore in integrazione. Si ritiene che la risorsa da impiegare con il profilo di qualifica richiesto nel bando non sia sufficiente a coprire tutti i servizi richiesti nel capitolato prestazionale, tipici di una gestione vera e propria, e questo sia in termini quantitativi (una sola unità di aiuto-bibliotecario), sia in termini remunerativi; al massimo sarebbe stata sufficiente, questo si, giusto per i “servizi a supporto delle attività di una biblioteca”, appunto.
Forti dubbi si nutrono anche sulla possibilità che il principio dell’imponibile di manodopera associato al requisito della territorialità riesca a procurare una figura adeguatamente qualificata per i compiti che dovrà effettivamente svolgere.
Noi del MoVimento 5 Stelle, già nell’ottobre 2019 ci eravamo espressi in seguito alle polemiche scaturite sulla decisione dell’Amministrazione di non rinnovare/prorogare il contratto in essere con il predente gestore, ed in quella occasione avevamo chiesto “…alti requisiti per le figure professionali da individuare in termini di titoli ma anche e soprattutto di esperienza pregressa maturata nel settore”; un attenzione questa, che tra l’altro avrebbe allontanato anche ogni ventilata illazione su presunte preferenze nell’individuazione della figura professionale da impiegare nell’attività di co-gestione.
Purtroppo quanto auspicato è stato totalmente disatteso dall’Amministrazione, prevedendo, al contrario requisiti di accesso più bassi; ora, con la contrazione della concorrenza che un bando così tagliato ha generato, si rischia di non procurare un servizio di qualità alla cittadinanza nell’interesse collettivo. La nostra speranza come MoVimento 5 Stelle è che questo documento induca l’Amministrazione a riflettere opportunamente e ritrovare la strada maestra che possa garantire almeno la possibilità di poter scegliere su una rosa più ampia e più assortita di partecipanti, solo ed esclusivamente nell’interesse della collettività.
Giuseppe Ricchiuti
Consigliere Comunale
MoVimento 5 Stelle Francavilla Fontana
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