I Carabinieri Forestali sono ormai da anni costantemente impegnati, in provincia di Brindisi, nei controlli sul rispetto delle norme, regionali, nazionali e comunitarie, emanate per contrastare la diffusione del batterio Xylella fastidiosa, che già tanti danni ha arrecato agli uliveti della penisola salentina e non solo.
Come è noto, il batterio non attacca solo gli ulivi, ma numerose altre piante, fra alberi ed arbusti, per complessive oltre 30 specie, definite “ospiti”.
Fra queste ci sono quelle della famiglia del genere Prunus, fra cui rientra il mandorlo, anch’esso tipico della nostra regione. Come per l’ ulivo, anche per le piante ospiti, potenzialmente soggette alla ricezione e trasmissione del batterio, vige il divieto di nuovi impianti nella zona infetta e nella ex “fascia di contenimento”, ai sensi della Delibera di Giunta Regionale n. 1890 del 24 ottobre 2018, la più recente applicazione della Decisione di esecuzione dell’ Unione Europea n. 789 del 2015.
Nonostante tale importante divieto, che è fondamentale per tutelare le colture di tutto il territorio, c è ancora chi pensa di agire contro le disposizioni ed eludere i controlli. Da ultimo, non è passato inosservato un imprenditore agricolo di Francavilla Fontana, che nella sua azienda, in contrada Cicoria, ha messo a dimora 5000 alberelli di mandorlo dolce in tempi successivi all’ emanazione del divieto.
A seguito dell’accertamento, i Carabinieri Forestali della Stazione di Ceglie Messapica hanno provveduto a sottoporre a sequestro amministrativo la piantagione e ad elevare sanzione pecuniaria all’ gricoltore, ai senti dell’ art. 54 del Decreto Legislativo n. 214 del 2005.
Gli atti sono stati trasmessi per competenza alla Regione Puglia – Sezione Osservatorio Fitosanitario, anche per l’adozione dei provvedimenti di confisca e distruzione del materiale vegetale sequestrato.
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