Ieri sera, intorno alle 23, come già successo in altre parti d’Italia, hanno protestato anche i detenuti nel carcere di Brindisi e i loro familiari, assiepatisi fuori. L’origine della protesta consiste nel temporaneo divieto dei colloqui tra chi è recluso e, appunto, i parenti: una misura assunta a livello nazionale per scongiurare ipotesi di contagio nelle case circondariali.I detenuti, in particolare, hanno preso ad appiccare il fuoco nelle celle e a urlare verso l’esterno della struttura di via Appia. Sul posto sono dovute intervenire pattuglie di carabinieri, polizia e finanza in supporto del personale della penitenziaria. Gli autori della protesta, anche in considerazione del particolare e delicatissimo periodo storico invocano l’amnistia.
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