Di seguito una nota congiunta a firma del coordinatore cittadino di Francavilla Fontana di Fratelli d’Italia, Michele Iaia, e della consigliera comunale della Lista Taurisano, Anna Ferreri:
A Francavilla Fontana sembra prendere piede, dalle parti di Palazzo di Città, l’antica tecnica del mitridatismo, ossia la somministrazione costante di dosi non letali di veleno per raggiungere l’assuefazione.
In città l’amministrazione cerca evidentemente di abituare il cittadino inoculandogli dosi di nulla o di sudditanza travestita da partecipazione.
E così, dopo percorsi sperimentali, feste volte a mascherare lo stallo dell’economia locale, un po’ di bitume e qualche taglio di ramo descritti come rivoluzionari, si arriva alla pubblicazione del bando per l’affidamento e la cogestione della biblioteca comunale: un castello confuso dove perdere l’orientamento ed aggrapparsi a comunicati stampa esplicativi o alla determina sulla clausola di “imponibile di manodopera” per cercare invano di capirci di più.
Il risultato è devastante, posto che nel capitolato non c’è traccia di quello che si vuole fare della biblioteca (visione che deve essenzialmente appartenere al governo di città e non al soggetto affidatario).
Non si ha idea di quale sia il patrimonio, librario e altro, della biblioteca ed in quale direzione occorra migliorare il servizio rendendolo al passo con i tempi e, soprattutto, attrattivo ad una fascia intergenerazionale di gente.
Francamente non si scorge nulla in un appalto di poca sostanza e di respiro corto.
La biblioteca va invece rilanciata sempre di più.
Essa va resa, nel massimo possibile, accogliente, funzionale, informatizzata, fino a farla diventare un vero e proprio centro di formazione alla lettura e punto di confronto culturale ed elemento identitario forte.
La biblioteca comunale è quindi luogo di idee e di formazione, che deve ritrovare il suo collegamento con le nuove generazioni attraverso le scuole e, con coraggio, può imbastire nuovi rapporti con i giovani attraverso eventi culturali, come concerti e presentazione di libri, in grado di trasformare la nostra città in un punto di riferimento costante e dirompente in termini di cultura produttiva.
Nel bando non c’è nulla di definito nelle prospettive, negli obiettivi, nelle funzioni e persino nelle mansioni. A nulla rileva la determina sulla clausola di imponibile di manodopera pubblicata il giorno successivo alla pubblicazione del bando, che contribuisce solo a dare false speranze a chi versa in stato di bisogno ed a degradare il principio di cittadinanza a quello di sudditanza.
Difficilmente dagli elenchi che confusamente andrà a predisporre il Comune di Francavilla Fontana potrà venire fuori una figura, nemmeno ben definita, di “aiuto bibliotecario” che sarà assunto dal soggetto affidatario. Diversamente, sulla base di quali indicazioni dell’amministrazione comunale sarà designato il “prescelto”? I contorni del bando, in proposito, sono assai labili e suscettibili di molteplici interpretazioni, atteso che nel capitolato, che è il testo di riferimento, si legge che l’assunzione “(…) dovrà essere effettuata attingendo, se possibile, da un bacino di persone individuate dal Comune di Francavilla Fontana (…)”.
In mancanza di una adeguata rivisitazione della iniziativa è assai fondato il timore che assisteremo alla definitiva resa di Francavilla Fontana di fronte alla sfida della Cultura come fattore produttivo del territorio ed alla possibilità di creare a Francavilla Fontana un “turisdotto”. Fratelli d’Italia, dentro e fuori le istituzioni, si batterà perché questo non accada ed affinché possa essere affermata nuovamente la dignità del cittadino.
Michele Iaia
Coordinatore cittadino Fratelli d’Italia
Francavilla Fontana
Anna Ferreri
Consigliera Comunale di opposizione
Francavilla Fontana
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