Si è spento nella serata di ieri (sabato 21 dicembre) nella sua casa parigina, all’età di 86 anni, il noto stilista Emanuel Ungaro: aveva origini francavillesi, suo padre fu un apprezzato sarto, costretto a emigrare in Francia perché antifascista.Emanuel nacque nel 1933 a Aix – en-Provence, Emanuel fin da bambino e sin da subito si appassionò all’arte del padre. Del 1965 la sua prima collezione “Ungaro”, mentre la sede principale della sua maison la stabilì a in Avenue Montaigne a Parigi.
L’acme del successo giunse negli anni ’80, quando fu scelto da personalità del calibro di Caroline di Monaco, Catherine Deneuve e Jackie Kennedy.
La sua azienda nel 1996 fu acquisita dall’italiana Ferragamo, mentre Ungaro si ritirò dalla moda nel 2004. Da tempo ammalato, lascia la moglie Laura Bernabei, figlia di Ettore (storico dirigente Rai) e la figlia Cosima.
Il sindaco di Francavilla Fontana ha ricordato un aneddoto raccontato da Ungaro in un’intervista del 2003 a Repubblica: «In casa si parlava soltanto francavillese, quindi siamo cresciuti con questo dialetto. Ricorderò sempre la mia infanzia, quando i compagni di scuola mi insultavano perché italiano. “Tornatene al tuo paese, che cosa ci fai qui?” mi dicevano con crudeltà. Ma dov’era il mio paese? Era dove sono nato, non ne conoscevo un altro. Proprio per questo il mio più grande orgoglio, ma anche per i miei quattro fratelli e per la mia unica sorella, era quello di essere bravissimi in francese, una lingua che apprendevamo con difficoltà perché non la conoscevamo».
«Ai più giovani tra i miei concittadini – ha scritto Denuzzo su facebook – mi permetto di indicare Emanuel Ungaro come un esempio. Per il suo talento, ma soprattutto per avere avuto il coraggio di sostenere le proprie idee, il proprio linguaggio creativo. Ai suoi familiari porgo sentite condoglianze a nome dell’Amministrazione comunale tutta e della cittadinanza di Francavilla Fontana».
E intanto Massimo Ferrarese ha già avanzato una proposta che spera sia accolta dalle Istituzioni cittadine francavillesi: «Ritengo che Francavilla dovrebbe dedicare una strada allo stilista Emanuel Ungaro che nella nostra città aveva le sue origini e che ne portato in giro per il mondo con orgoglio il nome. So bene che la norma prevede che solo in casi eccezionali possa essere intitolata una via a un personaggio prima del decennale della sua scomparsa, ma in questo caso ci troviamo indubbiamente di fronte a uno di questi casi. Ungaro ha tracciato un solco indelebile nella storia della moda mondiale. Penso che Francavilla dovrebbe dedicargli la sua strada più importante, via Roma, chiamandola Emanuel Ungaro, per ricordare per sempre un suo figlio illustre», ha scritto l’ex presidente della Provincia.
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