L’olio contenuto in quei silos non era tracciabile, così i carabinieri forestali della Stazione di Brindisi hanno sequestrato contenitori e contenuto per violazione delle normative comunitaria e nazionale. Il prodotto è risultato, in particolare, non ancora classificato e “privo di qualsivoglia documentazione relativa alla tracciabilità (provenienza delle olive, impianto di molitura, annata di produzione, eccetera)”. Il titolare dell’oleificio controllato – nell’ambito di specifici controlli sulla qualità e sulla sicurezza delle produzioni agroalimentari – ha ricevuto anche una sanzione amministrativa di 4.500 euro. Le norme sulla tracciabilità sono tese a garantire il consumatore in tutto il territorio dell’Unione europea, attraverso tutta una serie di prescrizioni che devono essere tassativamente rispettate.
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