La consigliera comunale Anna Ferreri, capogruppo della Lista Taurisano, ha protocollato ieri una mozione – se ne discuterà in una delle prossime sedute delle assise – per impegnare il Comune a prendere accordi con le associazioni degli inquilini e dei proprietari d’immobili per introdurre anche a Francavilla Fontana i cosiddetti canoni di locazione concordati e transitori, che genererebbero dei vantaggi sia per i locatori che per i locatari.
Ma di cosa si tratta? Di una parziale deroga legittima alla normativa generale sugli ordinari contratti di locazione: se un contratto ordinario, infatti, prevede una durata di quattro anni più quattro, nei contratti di locazione (solo uso abitativo) a canone concordato, la durata è ridotta a tre anni più due; ancor meno per quelli transitori, che prevedono da uno a 18 mesi (si pensi a coloro i quali, per ragioni di lavoro, si trasferiscano temporaneamente in città). In queste ipotesi il canone è concordato, tra un minimo ed un massimo, sulla base di accordi territoriali, appunto, tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini.
E quali sarebbero i vantaggi? Una riduzione dell’aliquota Imu e Tasi pari al 25 per cento (vantaggio per i proprietari); un canone di locazione a prezzi più accessibili; una maggiore detrazione Irpef sull’ammontare dei canoni pagati se l’appartamento è destinato a principale abitazione dell’inquilino.
Secondo la consigliera comunale di opposizione, l’adozione di questo strumento consentirebbe, tra le altre cose, di rimettere in moto una serie di voci dell’economia reale (edilizia, artigianato correlati alla casa) che oggi versano purtroppo in condizioni di stallo, oltre che di far emergere i contratti in nero e far scendere il numero delle case sfitte.
