Si erano impossessati di un chilometro di rame dopo averli sottratti alla rete di illuminazione dell’asse attrezzato per il trasporto del carbone alla centrale termoelettrica “Federico II” di Cerano a Brindisi. I carabinieri della Compagnia brindisina hanno arrestato in flagranza quattro persone, tutte residenti nel capoluogo di provincia: Alessandro Coluccello, 20 anni, Tonino Ferrari, 59, Salvatore Vitasevic, 54, Roberto Galluzzo, 52. I fatti si sono verificati nel pomeriggio di ieri, lunedì 4 novembre, intorno alle 14. L’azione del quartetto – munito di troncatrice a scoppio e cesoia – è stata segnalata alle forze dell’ordine dal persona interno di vigilanza. All’arrivo dei militari, con in capo il comandante della Compagnia maggiore Stefano Giovino e il comandante del Norm tenente Marco Colì, gli uomini si trovavano ancora in un terreno agricolo attiguo alla centrale, intenti a sezionare quanto in precedenza rubato: complessivamente, 1.400 metri di “oro rosso”, per un peso di 3.575 chili e un potenziale valore commerciale di 30mila euro circa. Quando si sono accorti della presenza dei carabinieri, hanno tentato di dileguarsi, ma sono stati tutti bloccati dopo un breve inseguimento tra i campi. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita all’azienda proprietaria, mentre gli attrezzi sono stati sottoposti a sequestro. I quattro, dopo le formalità di rito, si trovano ora ai domiciliari. L’accusa a loro carico è di furto aggravato.
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