Cadde e chiese al Comune 21mila euro: causa persa, ora ne deve 4mila all’ente


Fece causa al Comune di Francavilla Fontana per una caduta determinata, a suo dire, da una sconnessione/avvallamento del manto stradale e chiese un risarcimento complessivo di oltre 21mila euro tra “danno biologico, morale e alla vita di relazione per invalidità temporanea e permanente a causa delle lesioni personali subite” e “danno patrimoniale per spese medico-sanitarie sostenute”.

L’avvocato Rita Martellotti

Il Tribunale civile di Brindisi, nella persona del giudice Gianluca Fiorella, ha però dato ragione proprio all’ente – nell’occasione, rappresentato e difeso dall’avvocato Rita Martellotti – e addirittura condannato una cittadina francavillese di 58 anni al pagamento delle spese processuali: 4mila euro. Il magistrato ha, insomma, accolto le tesi esposte dal legale dell’ente, che aveva indicato la domanda come infondata in fatto e in diritto.

In sostanza, anche per via di alcune contraddizioni in cui sono incappati i testimoni, non si è formata a processo la prova delle circostanze fattuali all’origine della caduta e del danno. Caduta e danno che, nelle tesi esposte dalla 58enne, si erano verificati il 17 febbraio 2017, intorno alle 19, in prossimità di un marciapiedi tra via Gorizia e via Piave proprio nella Città degli Imperiali.

“D’altra parte – si legge, tra le altre cose, nella sentenza emessa lo scorso 23 settembre – non può fare a meno di rilevarsi come il canaletto corrente sulla strada al confine con il marciapiede (la sconnessione/avvallamento cui evidentemente parte attrice aveva fatto riferimento in citazione) risulti talmente stretto e prossimo al marciapiede da rendere piuttosto improbabile mettervi accidentalmente il piede in fallo, così che la condotta descritta in citazione appare davvero singolare”.

Insomma, niente da fare. Stavolta l’hanno spuntata il Comune e la sua legale.

 

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