Non una, non due, ma ben otto bici sono sparite nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 settembre dall’atrio del Siproimi (ex Sprar) “Baiti” in piazza Marconi a Francavilla Fontana: erano i mezzi di locomozione, niente affatto nuovi, coi quali gli ospiti del centro si recavano e tornavano dal lavoro, spesso in campagna o nella zona industriale. E, infatti, quest’oggi diversi tra loro non hanno potuto andare a lavorare, ma si sono recati dai carabinieri per segnalare l’accaduto. Già in passato era stata rubata una bici, in quel caso nuova, che a uno dei beneficiari del servizio era stata regalata dal suo datore di lavoro, il titolare di un supermercato. In quell’occasione il furto di una bici nuova, quindi comunque appetibile, non suscitò più di tanto scalpore né preoccupazione. Stavolta il discorso sembra un bel po’ diverso: sono state trafugate in massa delle bici – la maggior parte di quelle presenti – persino arrugginite e non può essere trascurato quantomeno il sospetto di un “dispetto” ad hoc o, peggio, di un gesto a sfondo razziale. Ovvio che potrebbe anche essersi trattato di un furtarello o di una ragazzata, ma è presto per dirlo. Il centro non è servito da telecamere, ma in zona potrebbero essercene delle altre potenzialmente d’aiuto alle indagini. Non sarebbe male se l’autore o, più probabilmente, gli autori del furto si ravvedessero e restituissero spontaneamente il maltolto, così consentendo ai ragazzi stranieri di tornare alla normalità e di potersi spostare liberamente e più agevolmente come finora hanno sempre fatto.