Dopo il tragico incidente della notte di San Lorenzo lungo la strada provinciale Oria-Manduria, il pubblico ministero titolare del fascicolo ha nei giorni scorsi chiesto l’archiviazione del caso sulla base delle ricostruzioni effettuate sul posto dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana. L’avvocato Raffaele Pesce, che assiste la moglie del 50enne Maurizio Carone, che in quell’incidente ha perso per primo la vita, ha però presentato opposizione alla richiesta di archiviazione datata 12 agosto 2019 (due giorni dopo il sinistro). Secondo il difensore della donna, le indagini sarebbero state un po’ troppo speditive e un po’ poco approfondite. Il legale lamenta, per esempio, come non sia stato disposto alcun accertamento tecnico per definire la dinamica e non siano stati disposti esami finalizzati a stabilire se i conducenti degli altri mezzi coinvolti (oltre alla Fiat Croma di Carone, una Fiat Punto e una Lancia Musa) avessero assunto alcol, stupefacenti e/o sostanze farmacologiche. Non risulta – sottolinea ancora l’avvocato – che siano state ascoltate a sommarie informazioni testimoniali le persone trasportate (una delle quali, Grazia Pietropaolo, napoletana di 61 anni, è deceduta qualche giorno fa) ma soltanto i guidatori delle altre due auto, che hanno interesse all’esito del procedimento – scrive Pesce – anche per le implicazioni di carattere civilistico dello stesso. Di qui, dunque, la richiesta al gip a ché non accolga la richiesta di archiviazione e, anzi, disponga la prosecuzione delle indagini così che ogni dubbio possa essere definitivamente fugato.
l’archiviazione