Si riceve e pubblica:Nel mese di settembre 2017 intervenivo sugli organi d’informazione censurando l’Amministrazione Bruno per l’improvvida propensione alla concessione della mobilità e all’uso altrettanto improvvido del part time.
A distanza di circa due anni mi trovo costretto, malgrés moi, a censurare l’Amministrazione Denuzzo che sulla scorta di chissà quali valutazioni ha ritenuto di concedere la mobilità ad una importante figura dell’Ufficio Tecnico comunale, già di per sé sottodimensionato rispetto alle esigenze di una città come Francavilla Fontana.
Ovviamente, ma credo non vi sia bisogno di evidenziarlo, nulla contro la professionista beneficiaria della mobilità. Anzi, il disappunto, semmai, è tanto più grande quanto più elevata è la considerazione per la professionalità di cui si discute.
Ma restano francamente incomprensibili i motivi, e soprattutto le valutazioni, che hanno indotto l’Ente ad una scelta simile.
Non vivendo sulla luna, e non essendo un frequentatore delle orsoline, non voglio considerare che tutto ciò sia avvenuto per caso. E voglio pertanto augurarmi che dietro la messa in libertà di una valente professionista sia già pronta una sostituzione di pari valenza. Anche perché in caso contrario sarebbe legittimo chiedersi se la propensione dell’Ente all’autolesionismo non sia favorita da disegni che prima o dopo non potranno che vedere la luce.
Resta il fatto che l’Amministrazione Denuzzo (che personalmente vedo abbastanza statica, nonostante predilezione per le due ruote) ormai sulle (non tante) cose che fa si muove in osmosi e continuità con chi l’ha preceduta.
Ne consegue che la struttura dell’Ente è ormai irreversibilmente depotenziata, gli uffici si muovono nel solco della ordinarissima amministrazione, l’autoreferenzialità da eccezione è diventata regola, con due-tre personaggi che, grazie all’assenza della Politica, dettano le regole pianificando censurabili opportunità professionali.
Un quadro amministrativo francamente desolante rispetto al quale Progetto per l’Italia intende far sentire la propria voce e il proprio, sia pur composto, dissenso.
Avv. Euprepio Curto – Progetto per l’Italia