Il nuovo servizio di rimozione forzata (o coatta, che dir si voglia) non ha funzionato alla perfezione questa sera in via Oratorio della Morte a Francavilla Fontana, dove il conducente di una Fiat Punto ha pensato bene – si fa per dire – di parcheggiare, con una certa nonchalance (leggasi strafottenza), proprio di fronte a un passo carrabile. Ma cos’è successo? Che il conducente di un’auto parcheggiata in un garage sotterraneo, quello del passo carrabile, a un certo punto ha avuto la necessita di uscire e ha provato a tirare fuori quell’auto dal garage. Soltanto che all’imbocco della rampa in salita si è trovato di fronte la Punto parcheggiata in palese divieto. Ha provato a suonare il clacson, a far manovra, ma niente di niente. Così ha composto il numero della polizia locale, che ha inviato sul posto una pattuglia. Gli operatori del Comando di via San Vito hanno immediatamente redatto il verbale di contravvenzione e contattato la ditta che, da qualche giorno, si occupa della rimozione per conto del Comune. La segnalazione del cittadino era delle 18,45, ma fino alle 20,20 nessun carro attrezzi – chiamato alle 19 – ha raggiunto via Oratorio della Morte e rimosso l’utilitaria “incriminata”. Se nel frattempo fosse arrivato il conducente o la conducente della Punto, addio rimozione forzata e relative sanzioni accessorie.
“I vigili sono rimasti qui per diverso tempo – racconta un testimone – in attesa di un carro attrezzi che, a quanto pare, era già impegnato a risolvere un’altra emergenza, non è chiaro se a Francavilla o altrove”.
Il “battesimo” della rimozione forzata, dopo l’orgogliosa presentazione del nuovo servizio, che dovrà contribuire a fungere da deterrente, oltre che a garantire maggiori ordine e disciplina nel centro urbano, è somigliata a un parto piuttosto travagliato. Il lieto fine – nonostante le perdite di tempo – alla fine c’è stato: dopo più di un’ora, la Punto è stata rimossa da carro attrezzi, il passo carrabile (regolarmente pagato) è stato disostruito e i poliziotti locali si sono finalmente potuti dedicare agli altri compiti istituzionali che pure li attendevano. Il o la conducente della Punto dovrà ora farsi carico delle spese per le sanzioni, la chiamata del carro attrezzi e la custodia dell’auto.