Avrebbero approfittato in più occasioni di una giovane donna disabile che ha da poco compiuto 18 anni. La polizia del Commissariato di Mesagne ha arrestato quest’oggi – in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere su richiesta del pm Rosalba De Luca – un 29enne residente a Torre Santa Susanna e un 42enne, cognato del primo, originario di Torre Santa Susanna ma domiciliato a Milano (dove si è trasferito per lavoro).
Le indagini dei poliziotti sono partite dopo la denuncia, nel mese di febbraio, da parte della dirigente scolastica e di un’insegnante di sostegno dell’istituto frequentato dalla ragazza. Quest’ultima, infatti, aveva scritto di suo pugno un foglietto nel quale rivelava di aver subito delle violenze sessuali. Dai primi accertamenti è emerso come i soprusi risalissero al mese di gennaio 2019e fossero stati commessi ad Avetrana (Taranto).
La vittima è stata quindi ascoltata in audizione protetta con l’ausilio di una psicologa nominata dalla Procura.
Dai suoi racconti si è appreso che in un’occasione, il 29enne – uscito di casa con la scusa di gettare la spazzatura – aveva convinto la ragazza a seguirlo e si era poi appartato con lei tra le campagne di Avetrana. I, quadro si è ulteriormente aggravato quando si è saputo che anche il 42enne aveva abusato della ragazza, sempre tra le campagne di Avetrana.
In un caso, i due avrebbero persino violentato a turno la giovane donna con la raccomandazione di non raccontare niente a nessuno dei familiari. Stando a quanto emerso, la ragazza non era niente affatto consenziente e, anzi, a un certo punto ha chiesto di essere trasferita in una struttura nella quale si era trovata molto bene.