Lo sostiene la consigliera comunale di Francavilla Fontana Anna Ferreri, capogruppo della Lista Taurisano:
«Sulla pagina istituzionale del Comune, a maggio, è stata pubblicata la lista delle strade su cui intervenire per il rifacimento del manto stradale. Tra le varie strade era anche inserita la strada di contrada Bax. Mentre sulle altre strade è stato rifatto l’intero manto stradale così come era stato anche deliberato, per la strada Bax-Capece ciò non è avvenuto.
Venerdì sono stata contattata da alcuni abitanti della contrada, i quali si lamentavano per il rifacimento del manto stradale.
Dopo il maltempo di mercoledì con tutta la pioggia che era caduta, sono andati per fare la strada o, per meglio dire, a chiudere le buche (voragini piene di acqua) e a mettere una strisciata di asfalto qua e là.
Tutto questo non ha fatto altro che peggiorare ancora di più la viabilità.
Dalle foto (in basso e a lato) si può ben vedere come quella strada è diventata ancora più pericolosa da percorrere con le macchine ma ancora peggio in bici, moto o a piedi.
Questo è solo uno dei tanti problemi che ha quella contrada (che conta più di 700 abitanti d’inverno che arrivano a più di 2000 in estate).
I residenti e i villeggianti lamentano la mancanza di illuminazione, la mancanza di pulizia del verde, la mancanza molto spesso della raccolta rifiuti.
Per non parlare poi dello scuolabus che spesso è costretto a fare più corse per portare i bambini a scuola (34 bimbi) perché contiene solo 8 bambini (costretti ad alzarsi alle 6.00 per aspettare il pulmino anche sotto la pioggia perché non c’è neanche una pensilina).
Allora io mi chiedo, ma soprattutto se lo chiedono gli abitanti di quella contrada,ma ci sono cittadini di serie A e di serie B? Visto che pagano regolarmente le tasse al comune di Francavilla Fontana e visto come sono stati trattati da questa Amministrazione.
Il sindaco in prima persona, non più tardi di febbraio aveva promesso a questi cittadini che finalmente avrebbe fatto rifare le strade e la piazza.
Ancora una volta si sono sentiti presi in giro, ma soprattutto, ancora una volta, si sentono abbandonati a se stessi».