Ha litigato per futili motivi con due persone e, dopo essersi temporaneamente allontanato, è tornato e ha sparato al loro indirizzo due colpi di pistola, fortunatamente non andati a segno. I carabinieri del Radiomobile di Fasano hanno arrestato il 25enne fasanese Leonardo Potenza – già noto alle forze dell’ordine – per tentato omicidio, porto in luogo pubblico di arma clandestina, alterazione di armi, minaccia aggravata, esplosioni pericolose, ricettazione e danneggiamento.È accaduto tutto ieri sera giù al al porto di Torre Canne, dove il 25enne ha avuto un acceso diverbio con una guardia giurata e un operaio. Sfondata la barra di delimitazione dell’area di parcheggio, si è poi allontanato alla guida di una Fiat Panda. Ha raggiunto gli scogli a circa 40 metri di distanza e, nascostosi, ha premuto due volte il grilletto mirando ad altezza uomo in direzione dei contendenti.
Una scena cui hanno assistito anche i militari dell’Arma, che erano stati precedentemente informati della lite furibonda da alcuni testimoni ed erano quindi sopraggiunti.
I colpi d’arma da fuoco non hanno ferito alcuno, ma hanno comunque scatenato il panico tra la gente che affollava il lungomare.
Lo sparatore si è successivamente dato alla fuga a piedi lungo la scogliera, ma è stato inseguito, raggiunto e immobilizzato dagli investigatori, che in suo possesso (nel borsello) hanno trovato e sequestrato una pistola Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa.
Dal successivo esame dell’arma è emerso come la canna fosse stata filettata e alterata per l’installazione di un dispositivo artigianale con funzione di silenziatore. Nel borsello c’era anche il caricatore della pistola, anch’esso sequestrato insieme con un’ogiva stesso calibro della Beretta.
Dalle ricostruzioni dei fatti, rese possibili anche grazie a testimonianze, si è scoperto che l’uomo, dopo essersi scontrato con gli altri due, si era allontanato salvo poi essere ritornato a bordo di una Panda, con la quale – a folle velocità – ha danneggiato la sbarra del parcheggio ma anche tavolini e sedie di due locali pubblici della zona. Ovvio e comprensibile il panico tra i presenti, che hanno seriamente temuto per la loro incolumità.
Il 25enne, dopo le formalità, è stato condotto nel carcere di Brindisi a disposizione del magistrato.