Con un post su facebook potrebbe aver leso l’immagine di una società operante nel settore dei rifiuti. L’imprenditore Giuseppe Cavallo, legale rappresentante di Fer.Metal.Sud Spa, con sede a Francavilla Fontana, ha querelato il ragioniere e sindacalista Antonio De Franco. Fer.Metal.Sud., con un’altra società del Foggiano. è stata di recente individuata con ordinanza del presidente della Regione Michele Emiliano quale piattaforma di trasferenza della frazione organica del rifiuto solido urbano (cosiddetta Forsu).Nei giorni scorsi, in piena emergenza spazzatura e a questo proposito, De Franco ha pubblicato qualche riga nel gruppo “Francavilla Fontana nel Mondo” (da lui amministrato) intitolato: “Raccolta rifiuti: se non è una città di omertà… è disinformazione!!!”.
Il post è richiamato nell’atto di querela depositato presso la Procura della Repubblica di Brindisi, per conto di Cavallo, dall’avvocato Massimo Romata. Tra le frasi ritenute lesive, quelle che fanno riferimento ai “carichi pendenti” degli imprenditori cui la Regione affida dei servizi nel ciclo dei rifiuti e ai “precedenti specifici” delle società operanti nel settore rifiuti della Città degli Imperiali.
De Franco non cita espressamente Fer.Metal.Sud, ma Cavallo fa notare come essa sia l’unica nel territorio francavillese a occuparsi del trattamento dei rifiuti di qualsiasi natura (e in possesso delle relative autorizzazioni).
L’imprenditore sostiene che aver accostato la sua persona e la società da lui rappresentata a vicende processuali penali abbia comportato la violazione di un caposaldo del sistema processuale penale e della stessa Costituzione: il principio della presunzione di non colpevolezza.
«In questo contesto – scrive, tra le altre cose, Cavallo – viene, quindi, adombrata l’ipotesi, da parte del De Franco, che il sottoscritto sia tuttora destinatario di chissà quali procedimenti penali e abbia un lungo elenco di carichi pendenti, affermazione assolutamente falsa».
Tesi che, sempre a dire del querelante, avrebbero leso gravemente l’immagine commerciale di Fer.Metal.Sud, cosa amplificata dai diversi “like” (mi piace) comparsi sotto lo stesso post.
Di qui la richiesta di punizione nei confronti dell’amministratore del gruppo facebook per diffamazione “anche nella sua forma aggravata o per ogni altra e qualsivoglia ipotesi di reato che dovesse emergere dalla presente o dalle indagini che ne scaturiranno”.
Ora la palla passa alla magistratura, cui spetta decidere se procedere nei confronti di De Franco o se, invece, scagionarlo.