Si riceve e pubblica dall’ingegnere Antonio Martina:
A seguito delle polemiche alimentate da una parte dell’opposizione e sfociate in una interrogazione consiliare circa una mia presunta “incompatibilità” con la carica di Assessore ai Lavori pubblici, comunico quanto segue.
L’art. 78 del Testo Unico degli Enti Locali non stabilisce alcuna incompatibilità tra la carica di Assessore ai Lavori pubblici e/o all’Urbanistica con l’attività di ingegnere, ma un semplice dovere di astensione dall’esercizio della libera professione, peraltro non espressamente sanzionato.
Nell’ambito della mia attività professionale non mi occupo di lavori pubblici, ma nell’incertezza normativa ho segnalato da subito al mio Ordine professionale di appartenenza il mio doppio status (ossia di Amministratore cittadino e libero professionista) senza ricevere alcun riscontro, tantomeno un divieto o una sanzione.
Alla luce di tanto ritengo di avere correttamente operato, essendomi speso senza riserve solo e sempre nell’interesse delle collettività francavillese con impegno e lealtà.
Ciononostante le polemiche e gli attacchi non si sono placati, e con essi le speculazioni politiche a carico di una classe dirigente che invece si è sempre contraddistinta per onestà, trasparenza e serietà.
Per questo motivo avverto il dovere di rimettere la mia delega ai Lavori pubblici nelle mani del Sindaco per le determinazioni che riterrà di assumere.
Lascio alla Città lo stadio Giovanni Paolo II completamente ultimato e agibile e tante altre opere già programmate o in cantiere per circa 3,5 milioni di euro, tutto ciò in meno di un anno dal nostro insediamento.
Sono convinto che all’esito di questo mandato amministrativo Francavilla potrà brillare di luce nuova e potrò dirmi orgoglioso di avere dato il mio piccolo contributo alla costruzione della Città Futura.