
Il giovane alla guida è stato subito riconosciuto in quanto già noto alle forze dell’ordine. Quando ha notato l’auto di servizio dei militari, il conducente ha accelerato improvvisamente per eludere un possibile controllo. La manovra repentina ha sortito l’effetto contrario: gli investigatori di pattuglia, insospettitisi, hanno invertito il senso di marcia e si sono messi a inseguire lo scooter. I giovani sono riusciti momentaneamente a dileguarsi grazie anche al traffico intenso, salvo poi essere nuovamente incrociati dalla “gazzella” dell’Arma.
E qui di nuovo il conducente ha effettuato una manovra spericolata: ha saltato lo spartitraffico e imboccato contromano via Ticino. La fuga è poi terminata in prossimità delle abitazioni dei fuggitivi. Poco distante da una di esse è stato rinvenuto per terra lo scooter bianco, uno Scarabeo 50. Dai primi accertamenti non è risultato rubato in quanto il furto non era stato ancora denunciato dal proprietario, il quale ha riferito di averlo parcheggiato poco prima in una via del centro.
Quando il proprietario ha formalizzato la denuncia, il ciclomotore gli è stato quindi restituito. I due arrestati, dopo le formalità, sono stati rimessi in libertà, così come disposto dal magistrato.