Ha ricordato ciò che le avevano consigliato i carabinieri nel corso di un incontro della campagna d’informazione anti-truffe e si è guardata bene dall’aprire la porta di casa a uno sconosciuto presentatosi proprio come “militare dell’Arma”. Diversamente, una 85enne residente in contrada Colombo, a Carovigno, sarebbe stata con ogni probabilità raggirata-Lo sconosciuto ha citofonato a casa sua nelle primissime ore del mattino tra venerdì 14 e sabato 15 giugno, quando l’orologio segnava le 3,40. Prima di aprirgli, l’anziana ha detto che avrebbe verificato la sua identità. E, in effetti, ha telefonato a un vicino di casa chiedendogli la cortesia di chiamare i carabinieri e domandare se per caso avessero davvero mandato qualcuno a casa sua.
Una volta ricevuta la chiamata, i militari veri hanno inviato sul posto una pattuglia vera nella zona per verificare la situazione ed eventualmente identificare l’uomo che si era spacciato per carabiniere. Questi, però, nel frattempo si era ovviamente dileguato. In ogni caso, il comportamento assunto dalla pensionata è stato esemplare e in linea con le raccomandazioni degli investigatori in casi simili.