I carabinieri della Stazione e dell’Aliquota radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana sono stati impegnati, nella giornata di ieri, in una serie di servizi di controllo del territorio, nel corso dei quali hanno arrestato due persone: la prima, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e furto di energia; la seconda, per furto di energia.
In particolare, i militari della Stazione, col supporto die colleghi del Nucleo cinofili di Modugno, hanno effettuato una perquisizione a casa del 40enne francavillese G.P., al terzo piano di un condominio del quartiere San Lorenzo. Le operazioni hanno però dato qui esito negativo. La perquisizione è stata quindi estesa all’abitazione rurale dell’uomo, peraltro vigilata da tre cani di grossa taglia, ubicata in contrada Caniglia. E qui, effettivamente, i sospetti degli investigatori si sono rivelati fondati: all’interno di una scatola in cartone poggiato, sul tavolo della sala da pranzo, vi erano due involucri di forma irregolare avvolti con del nastro da imballaggio contenenti complessivamente 116 grammi di eroina.
Sempre sul tavolo, ma dentro un portafiori in vetro, è stato poi trovato un bilancino di precisione perfettamente funzionante, mentre dentro un frigorifero anche un flacone pieno sino all’orlo di metadone. Inoltre, i carabinieri hanno anche scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica: grazie a un bypass del contatore con morsetti provvisori, il 40enne sarebbe riuscito a risparmiare circa 5mila euro in bolletta. Il 40enne, dopo le formalità, è stato quindi sottoposto ai domiciliari.
I militari del Radiomobile hanno, invece, arrestato per furto aggravato di energia elettrica il 27enne francavillese M.L. Durante una perquisizione a casa sua, infatti, si sono accorti che nonostante il contatore fosse staccato, gli elettrodomestici e l’impianto elettrico erano regolarmente funzionanti. Convocati sul posto i tecnici di e-distribuzione, questi hanno constatato come, dopo il danneggiamento irreparabile del cavo principale, erano stati innestati su di esso due cavi in rame di colore azzurro e marrone nascosti nella basetta di fissaggio del contatore. Insomma: un bypass bello e buono che ha consentito di eludere la registrazione dei consumi e di disporre ugualmente di corrente nonostante la fornitura risultasse cessata dal 25 maggio 2018. Il danno è stato stimato in circa 4.800 euro. L’allaccio abusivo è stato quindi rimosso e l’impianto messo in sicurezza. L’arrestato, che ha nominato quale suo difensore di fiducia l’avvocato Antonio Andrisano del Foro di Brindisi, dopo le formalità, è stato rimesso in libertà, così come disposto dallo stesso pubblico ministero.