Nei giorni scorsi, il consigliere comunale di Oria Francescantonio Conte (Fratelli d’Italia) ha presentato un’interrogazione per avere dall’Amministrazione comunale delucidazioni in merito a un corso BLSD (manovre di primo soccorso e utilizzo del defibrillatore automatico) a pagamento tenutosi, lo scorso 8 giugno, locali pubblici (ex piazza coperta) del Centro anziani in vico Pistoia.
La locandina esposta – osserva Conte – non recava il logo del Comune né indicazione circa un eventuale patrocinio dell’ente né, tantomeno, riferimenti al soggetto organizzatore.
«Da informazioni assunte dal sottoscritto – premette il consigliere – per la partecipazione a tale corso, aperto a chiunque ne facesse richiesta, è stato chiesto il pagamento di una somma di 60 euro e, pertanto, tale attività pare essersi caratterizzata come a scopo di lucro».
Di qui, Conte chiede: se il sindaco fosse a conoscenza dell’iniziativa e da chi essa fosse organizzata (se da un soggetto pubblico o privato, se persona fisica, associazione no profit o società commerciale);
se il soggetto utilizzatore dell’immobile comunale avesse ottenuto specifica autorizzazione a firma del responsabile dell’Ufficio tecnico e fosse stato sottoscritto da parte di quest’ultimo e del richiedente l’immobile il foglio di patti e condizioni nel quale sono stabiliti i rispettivi diritti e oneri, così come stabilito dall’articolo 19 del regolamento comunale per l’utilizzazione dei beni immobili di proprietà comunale;
se l’utilizzatore dell’immobile abbia pagato al Comune di Oria la tariffa prevista dallo stesso regolamento comunale;
se l’utilizzatore abbia fornito al Comune specifica polizza assicurativa responsabilità civile terzi a copertura di eventuali danni che l’esercizio dell’attività avrebbe potuto arrecare a persone o cose (sempre prevista dal regolamento);
E, infine: «Qualora anche solo alcune delle violazioni di regolamento innanzi indicate dovessero essersi verificate, cosa intende fare per individuare i responsabili di tali illegittimità o fare in modo che situazioni siffatte non abbiano più a ripetersi, atteso che in tale condotta pare configurarsi una violazione di norme regolamentari tese a procurare ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale (l’erogazione di un corso a pagamento in un immobile comunale e/o il mancato pagamento del premio assicurativo) ed un danno ingiusto al Comune (il mancato introito della tariffa)».