Di seguito la riflessione della consigliera comunale di maggioranza a Francavilla Fontana (Art. 9) Stella Lavota a proposito di chiusura al traffico del centro nei giorni festivi e, in generale, di mobilità sostenibile:
«Che cosa è accaduto in quest’ultima settimana a Francavilla?
È accaduto che per la seconda volta il Pedibus, progetto che prevede percorsi pedonali stabiliti per andare a scuola, ha visto un’ampia partecipazione di genitori, bambini e bambine. È accaduto che sono state promosse due ciclopasseggiate, una per iniziativa di un istituto scolastico, l’altra di una parrocchia. Infine è accaduto che in una domenica pre-estiva con una temperatura di circa 30° una folla di uomini, donne, bambini e bambine hanno preso d’assalto una parte storica della nostra città, chiusa da poco al traffico, mentre era in corso un evento.
È successo che nella nostra città qualcosa si muove, si muove la cosiddetta “mobilità dolce”, quella mobilità che ti fa vivere il territorio senza consumarlo, quella mobilità il cui sinonimo è “a misura d’uomo”, quella mobilità che vuol dire miglioramento della qualità urbana e della vita dei cittadini e delle cittadine, una città più vivibile, più attrattiva e sicura.
Un tipo di mobilità che non si può di certo improvvisare, che non potrà mai dare gli effetti sperati se si procede a tentoni e con misure estemporanee. Ormai si sente parlare tanto di mobilità e sviluppo sostenibile, con la loro “inconsapevolezza, con il loro essere radical chic e bacchettoni, con la conoscenza del solo uscio della loro casa, con la testa senza sale”, tra tutti gli insulti che le vengono quotidianamente rovesciati addosso, l’amministrazione de “La Città futura”, sin dai primi giorni del suo insediamento, è fortemente consapevole che mobilità e sviluppo sostenibile implicano una nuova idea di città. È fortemente consapevole che queste parole implicano un chiaro progetto politico e amministrativo che da una parte richiede competenze, studio, lungimiranza e responsabilità, dall’altra, incidendo nello stile di vita e nella presa di coscienza dei vari attori del territorio, coraggio, stabilità, coerenza, attesa.
Ma qualcosa è accaduto in questa settimana e negli ultimi mesi a Francavilla e quel qualcosa ci dice che, come avviene per tutte le grandi opere, l’attesa ci porterà i frutti sperati».