Non tutti coloro che fanno “porta a porta” sono truffatori. Ci sono anche dei lavoratori seri danneggiati indirettamente dalle truffe degli altri. Lo spiega proprio uno di loro: «In questi giorni io e altri colleghi di Medinok Spa siamo impegnati in un servizio per conto di Enel Distribuzione, ma stiamo incontrando grosse difficoltà perché si è diffusa la voce o la fobia della presenza di potenziali truffatori in giro per la provincia.
Non è il nostro caso, in quanto noi non vogliamo intrufolarci nelle case per rubare qualcosa, ma semplicemente effettuiamo le letture dei contatori con l’attrezzatura che la nostra azienda ci ha fornito (in particolare, con la sonda in foto).
Ogni dipendente ha un tesserino di riconoscimento con tanto di foto e su indicati il suo nome e quello della Medinok Spa, che ha preso l’appalto per tutto il Sud Italia. Sul tesserino è specificato: lettura contatori per conto di e-distribuzione… Siamo stanchi di essere trattati come dei delinquenti quando stiamo semplicemente lavorando…».