Sono stati 12.800 gli studenti che hanno partecipato, nel corso di quest’anno scolastico, agli incontri coi carabinieri promossi dal Comando provinciale di Brindisi, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione sulla “cultura della legalità”Dall’inizio della scuola alla fine del mese di maggio 2019 sono stati 96 gli incontri in questione e hanno interessato 61 istituti scolastici sparsi per la provincia. Sono anche state ospitate tre scolaresche (285 studenti) nelle caserme dell’Arma del Comando di Brindisi e delle Compagnie di Francavilla Fontana e San Vito dei Normanni.
«Gli incontri – fanno sapere dal Comando provinciale – sono stati improntati ad uno stile dialogico e hanno suscitato grande interesse nei giovani discenti, nonché riscosso unanime plauso da parte dei dirigenti scolastici e degli insegnanti. Si è cercato di stimolare le domande dell’uditorio, soddisfare le curiosità e rispondere alle critiche, al fine di meglio comprendere le reali istanze del campione giovanile interessato. A tal fine gli incontri sono stati modulati cercando di coinvolgere un numero limitato di studenti per singola sessione. È emerso, a fattor comune, un diffuso desiderio di giovani e giovanissimi di confrontarsi con i rappresentanti delle Istituzioni. I principali argomenti trattati, individuati avvalendosi dell’ausilio delle linee guida elaborate dal Comando generale dell’Arma, hanno riguardato problematiche attuali, tra le quali: la diffusione dell’uso e del possesso di sostanze stupefacenti tra i minori in età scolare e i conseguenti risvolti amministrativi e penali, nonché il largo abuso tra i giovani di sostanze alcoliche e le relative conseguenze; il fenomeno del bullismo all’interno degli ambienti scolastici. Altro argomento che ha catalizzato l’attenzione dei giovani interlocutori ha riguardato la normativa inerente il codice della strada, con particolare riferimento all’utilizzo dei dispositivi di difesa passiva (casco, uso dei cellulari durante la guida, cinture di sicurezza, guida dei veicoli in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti, o in stato di ebbrezza alcolica). Anche i fenomeni dello “stalking”, con l’incremento dei reati di “femminicidio”, tematica purtroppo di stretta attualità che continua a riempire le cronache dei media ed i reati relativi alla pedopornografia, sono stati oggetto di quesiti da parte dei giovani. La trattazione dei crimini informatici e i rischi collegati alla navigazione in internet, a causa del massivo utilizzo dei social network, ha stimolato tutta una serie di domande sul fenomeno. La salvaguardia dei diritti umani quali il diritto alla vita, alla libertà, all’autodeterminazione, alla sicurezza, alla libertà religiosa, che costituiscono le basi del vivere democratico contro ogni totalitarismo e assolutismo, nei giovani hanno suscitato tangibile interesse».
Nel corso delle iniziative è stata illustrata anche la struttura ordinativa dell’Arma dei carabinieri, con i mezzi utilizzati nelle attività di servizio, l’impiego nelle missioni all’estero nelle aree di conflitto per il mantenimento della pace, i settori d’intervento e gli ambiti operativi dei reparti speciali.
Non sono mancate le domande su argomenti di attualità sulla base delle specificità riguardanti le realtà locali delle singole città sedi degli istituti. Tra i quesiti più ricorrenti formulati anche da parte delle ragazze, non sono mancati quelli che hanno riguardato le modalità di arruolamento nell’Arma, domande alle quali gli ufficiali relatori hanno fornito circostanziate delucidazioni.
Gli incontri hanno toccato ben 18 dei 20 comuni della provincia, comprese le relative frazioni.