
Nel primo caso, il presidente di sezione ha udito uno squillo provenire dalla cabina e invitato i carabinieri a intervenire: appurato come effettivamente un 25enne bracciante agricolo del posto armeggiasse con un cellulare, i militari non hanno potuto che procedere di conseguenza. Nel secondo caso, quello di Fasano, invece, il presidente di sezione ha udito distintamente il suono della fotocamera: l’elettore – un 50enne – aveva appena immortalato la scheda appena votata, ma alla fine il suo voto è stato annullato. Per giustificarsi, ha detto al personale dell’Arma che si era trattato semplicemente di un gesto goliardico.