Qui di seguito le considerazioni di un cittadino (Tonino Cigliola) circa la fruibilità, specie per anziani e disabili, del cimitero di Oria, in particolar modo della sua ala cosiddetta “vecchia”:
«Amministrazione del cambiamento? Sì, perché qualcosa di cambiamento si nota, ma non saprei dire se in meglio o in peggio, sta a voi giudicare e, se possibile, di affrontare. Vi parlo del nostro vecchio cimitero. Sappiamo tutti che è posto in altura e non tutti possono avere la fortuna di salirci per onorare con visite e preghiere i propri defunti. Infatti, ci sono anziani che con la loro veneranda età sono affetti da forte rallentamento degli arti motori, da difficile respirazione (asma bronchiale) e da acciacchi di ogni tipo e sono quindi impossibilitati a fare quella salita a piedi, specialmente coloro che dovrebbero arrivare fino in fondo.
C’era una volta un certificato che consentiva di raggiungere la destinazione con la propria auto. Dove sta il cambiamento? Che adesso possono entrare in auto (giustamente) soltanto i diversamente abili. Quindi in carrozzina oppure in auto ma soltanto i diversamente abili, mentre i semplici anziani potranno transitare in auto soltanto quando arriverà quel momento di… ricongiungersi con i propri cari.
Il cimitero è luogo che appartiene a tutti, nessuno escluso, per cui tutti pagano le tasse e le Amministrazioni sono tenute al rispetto di ogni singolo cittadino, in particolare di quelli di veneranda età che potrebbero essere nostro padre, nostra madre oppure nostro nonno. Se la possibilità di circolazione dovesse persistere solo per i disabili, proporrei a chi di competenza, nei giorni stabiliti (martedì e giovedì) di istituire una navetta, perché è vergognoso privare gli anziani acciaccati della possibilità di far visita e di pregare per i propri defunti».
