È trascorso quasi un anno da quando diversi ragazzi disabili hanno concluso il corso professionalizzante per pizzaiolo di 300 ore presso la pizzeria “Rosso Piccante” di Francavilla Fontana. Oggi, a distanza di quasi 365 giorni, però, non hanno ancora ricevuto l’attestato di frequenza che potrebbe fare curriculum.
E, infatti, nei mesi scorsi, Flavia, una delle ragazze che vi parteciparono, avrebbe avuto bisogno di quell’attestato prima di partecipare a un altro corso: senza il documento, non ha potuto fregiarsi di quella pur bella e significativa esperienza da lei fatta in precedenza.
Così, i suoi genitori si sono recati in Comune, settore Servizi sociali, per chiedere lumi, ma nessuno ha saputo fornire loro spiegazioni né, tantomeno, risolvere l’inconveniente. Non è ancora chiaro, infatti, se il rilascio degli attestati spettasse al Comune o alla pizzeria.
«Nessuno sembra saperne qualcosa – lamenta Raffaele Pappadà, papà di Flavia – e finora siamo stati rimpallati invano tra uffici comunali e pizzeria, sta di fatto che mia figlia non ha potuto certificare di aver partecipato a quel corso, che ha di conseguenza dovuto omettere dal suo curriculum vitae».
«Credo che queste situazioni non siano tanto normali – prosegue – e che quando si organizzano certe cose lo si dovrebbe fare perbene, fin nei minimi particolari, altrimenti finiscono per lasciare il tempo che trovano, anche se tengo a precisare che non ho assolutamente nulla contro i promotori».
«Mi auguro che tutto si risolva quanto prima – conclude – perché quell’attestato, oltre a essere utile, assumerebbe una valenza simbolica e rappresenterebbe un motivo d’orgoglio per chi, con passione e impegno, ha creduto e partecipato a quel bel corso».