Deve scontare una pena di due anni e tre mesi di reclusione dopo essere stato condannato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri della Stazione Brindisi Casale hanno eseguito un provvedimento a carico del 37enne brindisino M.C. Questi era stato arrestato, nel mese di aprile dello scorso anno, quando i militari hanno trovato in casa sua 883 grammi di marijuana, che era nascosta all’interno di una busta in plastica di colore nero stipata in un ripostiglio, e un bilancino di precisione. Dopo le formalità, il 37enne è stato sottoposto alla detenzione domiciliare.
I carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno invece eseguito un provvedimento, emesso dal Tribunale di Lecce – Sezione Riesame, a carico del 32enne O.B. Questi ha subito un aggravamento della misura cui era sottoposto ed è passato dall’obbligo di dimora agli arresti domiciliari. La decisione del giudice è scaturita da nuove esigenze cautelari e, in particolare, dalla personalità dell’indagato (per rapina aggravata) ritenuta negativa sulla base dei suoi precedenti penali e dalla condotta sin qui tenuta. Prima di essere sottoposto all’obbligo di dimora, si trovava ai domiciliari ed era stato sorpreso in diverse occasioni fuori dal domicilio. Si teme che proprio questa personalità possa condurre a una reiterazione del reato.
I carabinieri della Stazione di Villa Castelli hanno, infine, tratto in arresto nella flagranza del reato il 29enne castellano Daniele Barletta per evasione dai domiciliari (cui era sottoposto per reati contro il patrimonio): durante un controllo, gli investigatori l’hanno incontrato fuori dalla sua abitazione e, in particolare, in contrada “Abbate Carlo” senza che vi fosse stato preventivamente autorizzato. L’uomo era stato collocato ai domiciliari lo scorso 15 aprile dopo essere stato arrestato per furto. Si era infatti introdotto nel palazzetto dello sport di Villa Castelli – immobile in costruzione – e da qui aveva tentato di portare via due lampade per illuminazione stradale (valore commerciale, circa 750 euro l’una) custodite in furgoncino Fiat Iveco, di proprietà dell’impresa appaltatrice dei lavori. Barletta, entrato nella struttura da un accesso laterale, si era diretto verso il veicolo e ne aveva infranto uno dei cristalli. Notati i militari, aveva tentato di darsi alla fuga, ma era stato bloccato. La perquisizione della sua auto aveva poi consentito di recuperare anche una dose di eroina, che gli era anche valsa la segnalazione quale assuntore alla Prefettura. Dopo le formalità, quindi, il 29enne è stato trasferito nel carcere di Brindisi.