Da ieri a Oria non è più possibile pagare 10 euro entro le 24 ore a titolo di ravvedimento operoso per estinguere i verbali relativi al servizio parcheggi a pagamento: l’unica strada per ottenere uno “sconto” in caso di ticket mancante o scaduto è rimasta quella del pagamento entro i cinque giorni, come peraltro previsto dalla normativa.
Ciò, molto probabilmente a seguito delle proteste di cui, tra gli altri, si è fatto portavoce l’ex sindaco – oggi consigliere comunale di minoranza – Cosimo Ferretti, il quale in una nota ha anche acceso i riflettori sull’effettiva percentuale dell’aggio versata dal gestore (Isea Srl) nelle casse del Comune.
Se però è scomparso il “ravvedimento operoso”, sono comparse nuove sanzioni da parte dei solerti ausiliari del traffico che, è bene ricordare, in quel di Oria sono operativi tutti i giorni dell’anno, compresi quelli festivi: dopo esservi stati – sembra – autorizzati, ora sanzionano anche coloro i quali commettono infrazioni non soltanto all’interno, ma anche in prossimità delle strisce blu [piccolo particolare: negli ultimi verbali di questo tipo redatti dagli ausiliari spesso non è indicato il numero civico in corrispondenza del quale è stata ravvisata la violazione].
E, difatti, qualcuno bene informato (si dice, un consigliere comunale di maggioranza) ha fatto circolare a mo’ di monito questo messaggio Whatsapp: «Fate attenzione a come parcheggiate. Gli ausiliari del traffico rilevano multe anche in prossimità delle strisce blu. La Suprema Corte ha precisato che il potere degli ausiliari del traffico di accertare ed elevare contravvenzioni per divieto di sosta può esercitarsi sia all’interno delle aree oggetto di concessione alle imprese di gestione dei parcheggi, sia nelle aree immediatamente limitrofe. In tale ultimo caso però solo a condizione che le suddette aree costituiscano lo spazio minimo indispensabile per compiere le manovre necessarie a garantire la concreta fruizione del parcheggio».
Insomma, dalla loro entrata in vigore, i parcheggi a pagamento di Oria non hanno mai smesso di far parlare o, meglio, discutere di sé: si ricordino, tra le altre, le polemiche per il pagamento nei giorni festivi e il pagamento da parte delle persone disabili (la cui soppressione è rimasta lettera morta, nonostante una petizione popolare e l’impegno solenne del Consiglio comunale) oltre che sugli stalli rosa riservati alle donne incinte e alle neo-mamme (che godono di una corsia preferenziale solo a patto che paghino), ecc.
E se si andrà avanti di questo passo, chiacchiericcio, discussioni e proteste resteranno, con ogni probabilità, lungi dal cessare.