Durante una delle loro consuete ispezioni, i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Taranto (Nas) hanno scoperto che il titolare di un panificio artigianale con sede a San Pancrazio Salentino impiegava due locali come depositi di farine e materie prime pur senza aver mai chiesto e ottenuto una specifica autorizzazione in tal senso e, per giunta, in condizioni carenti sotto il profilo igienico-sanitario. Infatti, le pareti divisorie – realizzate con conci di tufo allo stato grezzo – erano piene di polvere e unto, evidentemente non rimossi da tempo, e lo stesso soffitto zeppo di ragnatele. I prodotti erano stipati e conservati in modo promiscuo, ossia insieme quelli alimentari e quelli non alimentari.
Nella circostanza, dunque, sono stati sequestrati cautelativamente 35 quintali di farina (valore commerciale circa 7mila euro), 205 chili di pomodori pelati (valore commerciale circa 600 euro) e 80 litri di olio (valore commerciale circa 800 euro).
Su richiesta dei militari specializzati dell’Arma è intervenuto il dirigente medico del S.I.A.N. (Servizio igiene alimenti e nutrizione) dell’Asl di Brindisi, il quale ha disposto la sospensione immediata dei depositi alimentari e il divieto di utilizzo di un forno alimentato a gas e legna attivato abusivamente. Il valore complessivo delle infrastrutture ammonta a 350.000 euro.