Tari a Francavilla Fontana: «Riduzione insignificante, c’è ancora molto da lavorarci su»


Angelo Camassa

Qui di seguito una riflessione di Angelo Camassa (Nova Era) sulle nuove tariffe Tari approvate nei giorni scorsi dal Consiglio comunale di Francavilla Fontana:

Nei giorni scorsi si è proceduto a Francavilla, come in altri comuni, all’approvazione del piano finanziario relativo al servizio di raccolta e smaltimento dei Rifiuti Urbani (RU). Sulla base del piano finanziario predisposto si ricavano le tariffe della Tari (TAssa RIfiut), ovvero dell’imposta comunale istituita con la legge di stabilità 2014 che è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Le tariffe Tari per l’annualità 2109 approvate a Francavilla dimostrano due cose:

1. La eccessiva maggiorazione delle tariffe Tari applicate nel 2017 fu dovuta essenzialmente al recupero del “pastrocchio” operato dalla vecchia amministrazione nella fase di approvazione delle tariffe Tari 2015. Come questa piccola Associazione ha sempre sostenuto all’unisono con il comitato ComplemenTari che raccolse la forte protesta dei cittadini avversi a quello smisurato aumento. (Vedi immagine 1)

2. Seppur si vi è stata una riduzione (appare chiaro essere, con cauto eufemismo, di un valore insignificante), le tariffe applicate a Francavilla risultano essere comunque tra le più alte applicate nei comuni del Brindisino. (Vedi immagine 2)

Questi elementi fanno comprendere che a Francavilla sulla questione della gestione dei rifiuti e di conseguenza sugli oneri tributari a carico dei cittadini per tale gestione, vi è ancora molto da fare.

Sicuramente la prima cosa da fare è mettere su la nuova programmazione del servizio attraverso un nuovo capitolato posto alla base della prossima gara d’appalto per la gestione del servizio. Si ricorda che siamo oramai ad aprile 2019 ovvero 4 mesi oltre il termine già scaduto della vecchio contratto d’appalto (31/12/2018).

Francavilla tra i nove comuni che compongono la ARO (Ambito di Raccolta Ottimale) è il più significativo sia sul piano demografico che di estensione territoriale. È di fatto il Comune capofila, pertanto deve assumere l’onere e l’onore di indicare tempi e modalità. Insomma deve essere protagonista, non attendista. Su questo primo ma fondamentale punto confidiamo in un confronto partecipativo e consultivo sui cui se ci sarà data la possibilità daremo il nostro piccolo ma costruttivo contributo.

Il Presidente Nova Era

Angelo Camassa

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