Non ha aperto ai poliziotti per il tempo necessario a sbarazzarsi della droga, si suppone cocaina. I poliziotti del commissariato di Ostuni, infatti, hanno trovato sul lavandino del bagno di casa di un 29enne francavillese, proprio tra le campagne di Francavilla Fontana, 45 involucri ormai vuoti ma chiusi all’estremità con del nastro isolante di colore nero. Le forze dell’ordine tenevano d’occhio da un po’ quella villetta dopo aver notato e seguito un viavai di presunti clienti. E, infatti, prima di citofonare, gli operatori si sono appostati all’esterno e hanno fermato due persone da poco uscite dall’immobile e sorprese con delle dosi di cocaina. Successivamente, i poliziotti hanno deciso di entrare in azione, ma si sono accorti della presenza di un impianto di sorveglianza e di un grosso cane da guardia: il padre di casa, in pratica, è stato avvantaggiato sia dall’ausilio tecnologico che da quello animale. Gli investigatori sono potuti entrare nell’abitazione rurale solo dopo un po’, e cioè – sospettano – quando il 29enne si era già liberato dello stupefacente le cui tracce sono state rinvenute, appunto, sul lavandino. Un grammo e mezzo della stessa sostanza è stato poi recuperato in un beauty-case, mentre in cucina c’erano quattro dosi di marijuana, un bilancino elettronico e banconote di vario taglio. Così, come disposto dal pubblico ministero, i poliziotti hanno allora denunciato a piede libero il 29enne per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Le due persone controllate all’esterno della villetta sono state, invece, segnalate alla Prefettura di Brindisi quali assuntrici.