La Zes ionica è quasi realtà: il centro intermodale potrà finalmente servire a qualcosa

L’ingresso dell’intermodale oggi

Figura anche il centro di carico intermodale di Francavilla Fontana (o, meglio, quello che molti anni fa avrebbe dovuto essere l’interporto) nella Zona economica speciale – Zes ionica cui la Regione ha dato il via libera definitivo nei giorni scorsi, come comunicato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Cosimo Borracino. Ora, insomma, dopo che anche la Basilicata si è espressa favorevolmente, si attende solo l’ok del Governo centrale. L’estensione totale della Zes ionica è di 2.579 ettari, 1.518 dei quali in Puglia coi seguenti comuni interessati: Taranto, Martina Franca, Massafra, Mottola, Statte, Carosino, Faggiano, Francavilla Fontana, Grottaglie, con il coinvolgimento, quali snodi logistici e strategici, del porto di Taranto, dell’aeroporto di Grottaglie e del centro intermodale di Francavilla Fontana. È ora in via di definizione anche il percorso finalizzato all’istituzione di una seconda Zes interregionale pugliese, quella Adriatica, da realizzare assieme alla Regione Molise.

“Costante è stato il costante confronto con il Governo nazionale e, in particolare, con il Ministro per il Sud”, ha dichiarato l’assessore Borraccino.

Il presidente Asi Brindisi Mimmo Bianco

La Zes ionica è il frutto di un alacre lavoro di coordinamento e comunione d’intenti tra le Regioni Puglia e Basilicata di concerto con l’Autorità portuale del Mar Ionio, con l’intervento del Consorzio Asi di Brindisi presieduto dall’imprenditore francavillese Mimmo Bianco, il quale sin da subito propose che fosse recuperato l’immobile di contrada che a fine anni ’90 avrebbe dovuto essere destinato a importante centro di stoccaggio e smistamento dei prodotti ortofrutticoli (anche se poi, per cause e responsabilità politiche mai del tutto chiarite, di quel finanziamento da 12 miliardi di lire non si fece più nulla).

Da sempre l’intermodale è una cattedrale nel deserto al confine tra la zona Pip di Francavilla Fontana e il suo esteso agro in direzione Carosino e Grottaglie, un luogo in più occasioni saccheggiato e tutt’oggi adibito a discarica abusiva.

Secondo Bianco quell’immobile potrebbe finalmente essere recuperato e trasformarsi in un polo logistico-strategico d’eccellenza, per giunta a condizioni agevolate, a cavallo e principalmente a servizio delle imprese che investiranno nella perimetrazione Zes appulo-lucana.

 

 

 

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