L’ex sindaco: “Il presidente del Consiglio mente, maggioranza in difficoltà sul bilancio”

L’ex sindaco di Oria, oggi consigliere comunale di opposizione, replica così al presidente del Consiglio, che ha giustificato la convocazione per domani e, nel caso, per domenica delle assise civiche:

“Il presidente del consiglio comunale di Oria mente sapendo di mentire, illudendosi di convincere quella fascia di lettori che in modo superficiale non si informano correttamente sui vari aspetti normativi e giurisprudenziali.
Mente, e fa il gioco delle tre carte, per coprire il pressappochismo della maggioranza di cui fa parte, la quale si trova con l’acqua alla gola per non riuscire ad approvare il bilancio di previsione, che come da proroga del Governo deve avvenire entro il 31 marzo 2019, mentre il Comune di Oria alla data della vigilia non ha ancora incartato l’approvazione in Consiglio Comunale degli atti propedeutici (tariffe TOSAP, TARI, IMU, etc.) che consentono alla Giunta l’approvazione dello schema di bilancio, e la successiva approvazione da parte del Consiglio, dopo l’avvenuta pubblicazione per almeno 15 giorni.
Il Consiglio è convocato in seduta ordinaria per l’esercizio delle sue funzioni e per l’adozione dei provvedimenti previsti dalla legge e dallo Statuto. Secondo l’art.33 dello Statuto Comunale, il Consiglio Comunale è riunito, invece, in seduta straordinaria quando sia chiesto dalla Giunta e da almeno un quinto dei consiglieri comunali, in tal caso l’adunanza del Consiglio deve essere tenuta entro 20 giorni dal ricevimento della richiesta, inserendo all’ordine del giorno la questione rilevata. Rispetto alla convocazione del Consiglio Comunale del 30 marzo 2019 non è dato comprendere quali siano le ragioni che giustificano la convocazione straordinaria. Nella lettera di convocazione a firma del Presidente del Consiglio non è indicato quale sia il soggetto o i soggetti che abbiano richiesto la convocazione straordinaria e le motivazioni della straordinarietà.
Gli argomenti all’ordine del giorno non hanno nulla di straordinario e ben 5 di essi sono atti propedeutici all’approvazione da parte della Giunta Comunale dello schema di bilancio e, successivamente, all’approvazione da parte del Consiglio Comunale del bilancio di previsione.
La ciliegina sulla torta del presidente Cosimo Patisso è quando scrive che: “La data di convocazione dei consigli comunali, infine, è legittimamente fissabile nei giorni festivi, anche per dare la massima possibilità di partecipazione a tutti i cittadini, oltre che per agevolare i consiglieri comunali che sarebbero impegnati a lavoro.” Farebbe bene a spiegare perchè non si è mai convocato nei giorni festivi e se si è chiesto cosa verrebbe a costare per le casse comunali per spese dovute alla presenza straordinaria-festiva del segretario generale, del personale dipendente che lo assiste, per l’addetto alla stenotipia, per la partecipazione eventuale di revisori di conti e di altri funzionari comunali.
Sinceramente avrebbe fatto più bella figura tacendo… saggiamente.

P.S.: la minoranza, non solo ha disertato la conferenza dei capigruppo per il giorno 28 c.m., ma anche la commissione consiliare “Bilancio, Finanze, Programmazione” convocata per il giorno 29 c.m., proprio perchè riunioni preliminari di un Consiglio Comunale convocato in modo illegittimo.

 

 

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