
Gli investigatori dell’Arma sono riusciti a identificare De Tommaso grazie all’ascolto di testimoni e all’esame dei filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona in cui è avvenuto l’accoltellamento. L’uomo, infatti, dopo aver inferto un fendente in corrispondenza della mammella sinistra – quindi altezza cuore – del cognato, si era rapidamente allontanato e rifugiato con la moglie a casa sua in contrada Padula Pagliarone.
Nei confronti dei militari i coniugi hanno assunto sin da subito un atteggiamento scontroso, aggressivo e per nulla collaborativo. Quando i carabinieri sono riusciti a entrare in quella dimora, sono stati accolti da insulti e minacce. In particolar modo la donna si è scagliata contro di loro – soprattutto contro un maresciallo, minacciato anche di morte – nel tentativo d’impedire che il congiunto fosse portato via. Di qui a suo carico è scattato l’arresto in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale e , dopo le formalità, è stata sottoposta ai domiciliari. Fermato e condotto in carcere, invece, il 36enne.
La perquisizione domiciliare non ha comunque consentito di ritrovare l’arma usata per compiere il delitto.
Il 40 enne ferito tra il muscolo cardiaco e il polmone sinistro, dopo i fatti, è stato trasportato in codice rosso prima nell’ospedale di Brindisi, poi a Lecce dove si trova tuttora ricoverato nel reparto di Chirurgia toracica. Le sue condizioni sono molto gravi e i medici si sono riservati la prognosi.