

«Giunti sul posto – fanno sapere dal Comitato – abbiamo potuto constatare che i resti della carcassa erano stati messi in sicurezza soprattutto con del nastro rosso e bianco per impedire di avvicinarsi agli stessi. Da un video che abbiamo girato si evince come terreni e alberi d’ulivo nel raggio di qualche chilometro siano contaminati da residui di resina e altre fibre plastiche. Ci chiediamo come mai non si sia intervenuti tempestivamente per decontaminare la zona e cosa sarebbe successo se per terra e sugli alberi ci fossero stati i frutti.
E cosa accadrà quando gli alberi vegeteranno? Quale pericolo ci si deve aspettare dalla futura raccolta delle olive? Crediamo che qualcuno delle risposte dovrebbe pur darle. Noi riteniamo che gli agricoltori interessati dalla contaminazione dei loro terreni dovrebbero essere informati sulle iniziative da intraprendere per bonificarli anche a tutela di quanti poi faranno uso alimentare di quei prodotti della terra. Il Comitato resterà al loro fianco e aggiornerà, per quanto di competenza, gli agricoltori sulle iniziative che saranno intraprese. Per info, contattare il numero 3471032229 oppure inviare una email a ladifesadelterritorio@libero.it».