Il consigliere denuncia:«Procedura sospetta per l’assunzione di un nuovo funzionario comunale»

L’ex sindaco Cosimo Ferretti

L’ex sindaco di Oria, oggi consigliere comunale di minoranza, Cosimo Ferretti ha scritto al primo cittadino attuale, Maria Lucia Carone, al segretario generale nonché responsabile anticorruzione, Rosario Cuzzolini, e al responsabile dell’Ufficio personale del Comune, Loredana D’Elia, per segnalare un’anomalia nella “Programmazione triennale del fabbisogno di personale 2019/2021” e in particolare con riferimento alla previsione di assumere un istruttore direttivo amministrativo. Il consigliere di minoranza avanza tre ipotesi: svista, pastrocchio o abito cucito su misura. Qui di seguito il testo integrale della missiva firmata da Ferretti:

“Dopo il pastrocchio (durante l’ultima gestione commissariale) della mancata assunzione di un’assistente sociale part time, a tempo determinato, che ha procurato al Comune un contenzioso tuttora pendente presso il Giudice del Lavoro di Brindisi (l’udienza di merito è fissata al 3 maggio p.v.), con un impegno di spesa per incarico legale di oltre 8mila euro, si corre il rischio di assistere a qualcosa di analogo con un’assunzione di personale, prevista dalla Delibera di G.C. n. 21 del 05/02/2019 “ Programmazione triennale del fabbisogno del personale 2019/2021. Approvazione”.

Per l’anno in corso è prevista l’assunzione di n.1 Istruttore Direttivo Amministrativo, Ctg.D 1, mediante “utilizzo graduatoria Consorzio Ambito Territoriale n.3, approvata con determinazione regionale N.734 del 16/11/2018” a tempo part time (18 ore settimanali) e determinato  (durata 1 anno).

Preliminarmente giova evidenziare che non è ben chiaro in quale settore andrebbe impiegato il nuovo soggetto assunto, né se trattasi di figura di nuova istituzione o di trasformazione di profilo professionale esistente. In relazione a ciò, per quanto occorrer possa, informo che i magistrati contabili dell’Umbria, con la deliberazione 28/2018/PAR del 28/02/2018, hanno ribadito che le graduatorie non sono utilizzabili per la copertura di posti di nuova istituzione o trasformati (ex art.91, comma 4, del TUEL).

Tale principio generale, applicabile a tutte le amministrazioni pubbliche, è finalizzato ad escludere modifiche di organico per favorire candidati già noti, ovvero allo scopo di evitare che la procedura stessa possa costituire una modalità di elusione delle norme che vietano la possibilità di effettuare richieste nominative di canditati inseriti in specifiche graduatorie.

Fra l’altro, la prevista procedura di assunzione è anche in netto contrasto con il Regolamento Comunale Uffici e Servizi (recentemente modificato dall’attuale Giunta e richiamato nella suddetta delibera), il cui art. 43 bis – Assunzione di personale tramite l’utilizzo di graduatorie di altri Enti –  così recita “…..al fine di assicurare il rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa, occorrerà avviare una procedura di evidenza pubblica con interpello di tutte le amministrazioni locali, comprese nell’ambito della Provincia di Brindisi e delle Province limitrofe, alle quali si dovrà avanzare specifica richiesta circa l’esistenza di graduatorie approvate e valide per il profilo professionale d’interesse. L’accordo potrà essere concluso anche con Scuole di formazione dell’Amministrazione Statale abilitate all’espletamento di procedure concorsuali. Nel caso in cui, all’esito di tale procedura, l’amministrazione procedente dovesse acquisire la disponibilità di una pluralità di enti per l’utilizzo delle graduatorie in corso di validità, la scelta dovrà ricadere sul candidato che ha il miglior piazzamento nella graduatoria in cui è collocato o, nel caso di parità, sul candidato collocato nella graduatoria approvata per ultima in ordine cronologico.”

Detta procedura di interpello è stata correttamente effettuata in occasione della recente assunzione di un’assistente sociale a tempo pieno e indeterminato. Infatti, la Responsabile dell’Ufficio Personale ha interessato tutti i Comuni delle province di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto in quanto “amministrazioni locali” (come sancito dal regolamento comunale surrichiamato) e non anche altri Enti diversi e ciò, a mio parere, per non rischiare di non poter procedere all’utilizzo di una graduatoria per insussistenza della piena omogeneità di tutti gli elementi caratterizzanti il posto in comparazione (per la figura dell’Istruttore Direttivo Amministrativo, Ctg.D 1,  il regolamento comunale, non a caso, prevede il possesso di elevate conoscenze plurispecialistiche). Non si capisce, quindi, il motivo per il quale la Giunta Comunale (con il parere favorevole espresso in ordine alla regolarità tecnica, da parte della Responsabile del Servizio), ha previsto una procedura contra legem per il caso in esame.

Premesso quanto sopra, invito l’amministrazione comunale a modificare la delibera  n. 21 del 05/02/2019. In caso contrario mi vedrò costretto, mio malgrado, a segnalare il caso all’ANAC, per quanto di competenza”.

 

 

 

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