Dovrà scontare otto mesi di reclusione dopo aver riportato una condanna per evasione dai domiciliari, reato commesso a Taranto il 13 giugno 2012. I carabinieri della Stazione Brindisi Centro hanno quindi eseguito a carico del 29enne brindisino A.L. un ordine di esecuzione emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Taranto. Dopo le formalità, il 29enne è stato sottoposto alla detenzione domiciliare.
Pena di due anni e otto mesi di reclusione, invece, per il 22enne brindisino Giovanni Quaranta – già ai domiciliari – nei cui confronti i carabinieri della Stazione Brindisi Casale hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso il 25 febbraio dalla Corte d’Appello di Lecce. I fatti per i quali il 22enne è stato condannato risalgono al mese di luglio 2017, quando fu messa a segno una rapina nel centro scommesse Eurobet di Brindisi e fruttata 400 euro. Quel giorno sarebbe stato proprio Quaranta a organizzare tutto, dal reclutamento dei complici (tra i quali anche un minore) alla fornitura dell’arma (un grosso coltello da cucina utilizzato per minacciare le due impiegate presenti nel centro scommesse) e di indumenti, cappellini e magliette per travisarsi. Dopo il colpo, inoltre, avrebbe assicurato la fuga ai correi a bordo della sua auto, con cui si allontanarono per poi dividere il bottino. Concluse le formalità in caserma, il 22enne è stato condotto nel carcere di Brindisi.
I militari della Stazione di Oria hanno invece denunciato a piede libero un 23enne oritano per aver violato gli obblighi connessi alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, misura cui era sottoposto. Il giovane è stato infatti sorpreso in un locale pubblico in compagnia di altre persone con precedenti penali e senza avere appresso la carta precettiva. La sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza è una misura di prevenzione limitativa della libertà personale e viene inflitta a tutta una serie di soggetti che hanno la tendenza a delinquere che hanno perpetrato un nutrito curriculum di reati. La misura contempla una gamma di prescrizioni per il sorvegliato: la ricerca di un lavoro, non allontanarsi dal luogo di residenza senza preventivo avviso alle Autorità, vivere onestamente rispettando le leggi dello Stato, non associarsi a persone che abbiano subito condanne, non rincasare dopo le 21, non detenere e non portare addosso armi, non partecipare a riunioni pubbliche, presentarsi la domenica tra le ore 10 e le ore 12 presso la Stazione dei Carabinieri del luogo di residenza per apporre la firma su di un apposito registro; tutte queste prescrizioni sono finalizzate al costante monitoraggio dei soggetti sottoposti a tale rigorosa misura di prevenzione.