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Si contesta al 31enne anche la premeditazione. Stando alle ricostruzioni degli investigatori, domenica, Pesce e il 25enne avrebbero già litigato in precedenza per motivi ancora da chiarire. Nel corso di questo primo litigio non c’erano state conseguenze per nessuno di loro, tanto che il 25enne era regolarmente tornato a casa.
Successivamente, intorno alle 6 del mattino, i due si sarebbero dati appuntamento al rione Seta per chiarire o regolare i conti. Qui Pesce avrebbe tenuto tra le mani un coltello col quale avrebbe poi colpito violentemente al fianco sinistro il rivale. Il fendente ha raggiunto organi vitali e procurato una grave lesione al 25enne, poi accompagnato d’urgenza in ospedale a Brindisi, dove si trova tuttora ricoverato con riserva della prognosi.
Quest’oggi (mercoledì 27 febbraio) la polizia ha scovato Pesce non a casa sua, ma a casa di conoscenti dove si era rifugiato dall’alba di domenica nella speranza di non essere rintracciato. Dopo le formalità, è stato quindi condotto in carcere.