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Quella carne non era genuina. L’hanno stabilito le analisi di laboratorio dopo il sequestro, a inizio febbraio, da parte dei carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Taranto in una macelleria di Brindisi: in particolare, è emersa la presenza di anidride solforosa nei prodotti precedentemente campionati.Nel corso dell’ispezione erano stati trovati sei quintali di carni suine e preparati della carne conservati a temperatura ambiente e in contenitori non idonei a contenere alimenti. Nell’occasione, i militari del Nas recuperarono anche una confezione di conservante antiossidante per uso enologico il cui impiego non è consentito in ambito alimentare. I prodotti di macellazione, due quintali e 45 chili di carne, erano stati immediatamente destinati alla distruzione mediante ditta specializzata. I preparati carnei (salsiccia e trito) erano invece stati sequestrati cautelativamente e campionati per stabilire, tramite esami più approfonditi, se in essi fosse presente, ad esempio, l’antiossidante di cui sopra.
Le analisi hanno purtroppo confermato che quella carne non era affatto genuina, in quanto contaminata da anidride solforosa. Così, anche quei preparati sono stati destinati alla distruzione. Il titolare della macelleria è stato denunciato a piede libero per detenzione di prodotti contenenti additivi chimici e per la vendita di carni non genuine come fossero genuine.