Finisce in carcere per spaccio dopo ben sette anni di latitanza: era fuggito nel 2012


Nel cuore della notte, i carabinieri del Nucleo investigativo di Brindisi hanno messo fine alla sua latitanza, durata ben sette anni. Il 39enne Raffaele Turco, nato a Cisternino ma residente a Ostuni, è stato sorpreso in un quartiere periferico di Brindisi e condotto in carcere, in esecuzione di quell’ordinanza di custodia cautelare in carcere cui si era sottratto dal mese di marzo 2012. Quell’anno, infatti, insieme con altri sette complici, Turco era rimasto implicato in una complessa attività d’indagine – ribattezzata “Pantera” – condotta dai militari del Nucleo operativo della Compagnia di Brindisi, i quali avevano scoperchiato un fiorente spaccio di stupefacenti tra il Brindisino e città del Nord Italia. Turco si sottrasse alla cattura, cercò e trovò rifugio altrove.Le indagini, condotte sia tradizionalmente che con strumenti tecnici, permisero di far emergere il ruolo di Turco che, con gli altri, acquistò, detenne e vendette cocaina, hashish e marijuana con consegne a domicilio tra Cisternino, Ostuni e Martina Franca anche con recapiti “volanti” nel luogo denominato Pineta frequentato da giovani del posto. In un’occasione, Turco, inseguito a piedi dai carabinieri, si era rinchiuso nel bagno di un esercizio commerciale ma fu sorpreso a tentare di ingoiare qualcosa di voluminoso. Gli investigatori, allora, lo costrinsero a sputare: in un involucro di cellophane trasparente c’erano due dosi di cocaina dal peso di due grammi e due dosi di hashish da 0,5 grammi l’una.

Durante il periodo di latitanza, è vissuto in Germania, dove ha lavorato saltuariamente come panettiere e pizzaiolo: era in possesso, infatti, di una carta d’identità rilasciatagli dall’uffcio consolare italiano di Monaco di Baviera.

Non si esclude che in questi anni sia anche potuto tornare nei luoghi d’origine, ma avendo sempre adottato la massima cautela per non essere visto.

Da qualche giorno era ritornato in Italia e rimane un mistero cosa ci facesse in un quartiere periferico e popolare di Brindisi alle 3 del mattino in compagnia di un pregiudicato ostunese.

Sta di fatto che, dopo ben sette anni, la sua latitanza è terminata: concluse le formalità, è stato condotto in carcere.

 

 

 

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