Tutto è bene quel che finisce bene. Inizia così questa storia, perché qualche volta le vicende che raccontiamo hanno anche un lieto fine, come in questo caso.
In questi giorni si è attaccata alla vita più che poteva e il destino è stato generoso con lei. Non ha smesso per un attimo di guardare con occhioni dolci, pieni d’affetto e gratitudine, i suoi salvatori mentre si prendevano cura di lei. Se avesse avuto il dono della parola avrebbe sicuramente pronunciato un “grazie”.
Chi avrebbe mai detto che una creatura così piccola e indifesa fosse capace di tanta forza di volontà? Una ripicca bella e buona della cagnetta nei confronti di quel bruto di un umano, incapace di manifestare amore nei confronti di un’essere vivente indifeso.
La cucciola è stata fino a ieri presso la Clinica Alto Salento del veterinario Arcangelo Di Lena che è riuscito a curarla da un iniziale trauma cranico e da varie escoriazioni su naso e volto che le provocavano un continuo sanguinamento.
Le cure mediche della cagnolina sono state prese in carico dalla sezione di Francavilla della Lega Nazionale per la Difesa del Cane nella persona della signora Anna Cannalire, che ha organizzato la colletta per pagare le terapie.
Dal momento stesso in cui Lo Strillone ha pubblicato la notizia si è destata profonda indignazione da parte un po’ di tutti in città e nei dintorni, e c’è stato chi ha voluto seguire più da vicino la vicenda e conoscere le condizioni di salute della bestiola, salva solo grazie al suo soccorritore Giovanni Di Palmo.
Così la signora Cannalire ha iniziato a ricevere giornalmente messaggi da parte di una ragazza che aveva preso a cuore la storia della bestiola e che voleva accertarsi delle sue condizioni di salute.
Anna le mandava puntualmente le foto della cagnetta e, giorno dopo giorno, la ragazza ha preso ad adorarla sempre più e a volerle bene proprio come all’animale domestico (un’altra cagnetta) che già possiede. Poi però non le sono bastate più le foto e così, ieri, ha deciso che la sfortunata bestiola dovesse avere una casa, il meritato affetto e la fortuna che finora le era mancata.
Da ieri la cagnolina meticcia, quel piccolo incrocio fra volpino e pastorino, ha così una nuova padrona: Veronica Ligorio. È lei che proprio non è riuscita a resistere a quegli occhioni pieni d’affetto e di dolcezza. Da ieri la cucciola ha anche un nome: Hope, che in lingua inglese significa “speranza”. Questo il nome scelto per lei da Veronica, la stessa speranza che in questi giorni ha nutrito nei confronti della piccola, desiderando che si salvasse più di ogni altra cosa. Piace pensare che i suoi e i pensieri degli altri siano giunti diritti al cuore di Hope e le abbiano dato la forza di vivere, lottare e poter continuare ad amare. Incondizionatamente, come solo gli animali sanno.
Federica Sternativo