Carabinieri impegnati nel contrasto dei reati nelle campagne: denunce e arresti in aumento


I carabinieri dipendenti dal Comando provinciale di Brindisi sono da qualche tempo impegnati in una serie di specifici controlli che interessano le aree rurali, controlli finalizzati a scongiurare ed eventualmente reprimere i reati che affliggono il mondo agricolo, reati di portata sia macro che micro-criminale. Nel 2014 è stato anche creato l’Osservatorio nazionale sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, con un comitato scientifico, presieduto dall’ex procuratore della Repubblica Giancarlo Caselli, del quale fanno parte magistrati, docenti universitari, esperti del settore e rappresentanti dell’associazionismo agricolo.L’incidenza della microcriminalità nel settore agricolo anche pugliese merita grande attenzione. Non esistono soltanto i reati predatori quali i furti di prodotti agricoli (olive, mandorle, uva da tavola, legna) ma anche altre dinamiche di maggiore spessore, come il furto di mezzi agricoli finalizzati alle estorsioni per la restituzione degli stessi (cosiddetti cavalli di ritorno) o all’immissione nel mercato nero dei mezzi agricoli. Questi ultimi, proprio perché impiegati negli sterrati campagnoli, spesso sfuggono ai controlli delle pattuglie. Il business illecito del furto di mezzi agricoli prevede una certa organizzazione: servono, in sostanza, mezzi pesanti capaci di trasportare i mezzi rubati in località sicure.

La macro-criminalità compie danneggiamenti e tagli su larga scala: ceppi di vitigni di qualità pregiate, alberi secolari d’ulivo destinati a legna da ardere, quintali e quintali di olive. La macro-criminalità impone talvolta anche servizi di guardiania, contoterzisti per i lavori agricoli o conferimenti dei prodotti a determinate aziende ovviamente a un prezzo già deciso.

I militari dell’Arma esortano pertanto a vincere la paura e denunciare anche in forma anonima simili dinamiche, vecchie e nuove, che si ripropongono ciclicamente.

Per quanto concernei risultati dell’attività di monitoraggio e repressione condotta dai militari dell’Arma nel 2018, emerge un trend positivo – in ambito operativo – rispetto al biennio precedente. Infatti, relativamente ai reati predatori di mezzi e produzioni agricoli, lo scorso anno sono state denunciate 22 persone (nel 2016 e nel 2017 erano state 12) e arrestate 13 (nel 2016 erano state 6, nel 2017 invece 5).

 

 

 

 

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