La sua voleva essere un’idea un po’ moderna per condividere con i fedeli ciò in cui da sempre crede: una diretta facebook in cui, tutti assieme, si recita il santo rosario.
E, invece don Fernando Dellomonaco, si è ritrovato a fare i conti con centinaia d’insulti social.
È successo ieri notte, quando al parroco di San Giuseppe Lavoratore, a Latiano, ex vice parroco della chiesa del Carmine a Francavilla Fontana, è venuta un’idea: siccome io sto per fare le mie preghiere, perché non sfruttare anche questo canale, peraltro molto frequentato dai giovani, per pregare tutti insieme?, avrà pensato il prete.
Ma… apriti cielo!
Se, inizialmente, circa 20 amici virtuali hanno apprezzato l’insolita iniziativa e vi hanno partecipato con entusiasmo, in pochissimo tempo quel rosario social è diventato virale: a centinaia si sono collegati al profilo aperto del “don”. La maggior parte, però, per commentare negativamente, per insultarlo.
Solo per fare degli esempi, tra le reazioni meno offensive e blasfeme, ce n’è stata una in cui s’invitava il sacerdote a cambiare spacciatore, un’altra in cui gli si consigliava di cercarsi un lavoro.
Si tralasciano volentieri e con sdegno (per averle lette) quelle sul kamasutra applicato ai santi…
Don Fernando, che è da sempre persona dotta, ma al contempo gentile, educata, credente e osservante per davvero eppur rispettosa degli altri, non si è curato di loro e, imperterrito, ha proseguito sin quando non sono terminati i grani della corona dell’amato rosario.
Dopo, prima di mettersi a letto, un po’ male ci sarà rimasto e sicuramente avrà recitato un’ulteriore preghiera per i detrattori non tanto suoi e del culto di cui è ministro, quanto dell’educazione, della tolleranza e del rispetto.
Lo Strillone non prende quasi mai posizione e si limita a riportare i fatti, ma in questo caso si ritiene necessario farlo: passi per il non credere e persino per l’odiare questa, quella o persino tutte le confessioni religiose; tuttavia, occorre rispetto, sempre e comunque. Non ti piace? Non seguire, punto e basta.
Non c’è bisogno di offendere, persino bestemmiando pesantemente, per giunta sulla bacheca di un prete.
Don Fernando e quelli come lui, quelli che amano ciò che fanno e che per ciò che fanno danno l’anima, mettendola a disposizione degli altri, meritano rispetto. E questo rispetto lo meritano prima come PERSONE, poi anche come persone che rappresentano qualcosa, anche se quel qualcosa non piace, non convince, non combacia con nostri pensieri e filosofie di vita.
Solidarietà massima a don Fernando, che non ha obbligato nessuno – proprio nessuno – a seguire la sua originale, e da lui realmente sentita, diretta facebook.
Un’ultima cosa per quanti hanno commentato da maleducati, ignoranti e intolleranti quel post: vergognatevi!
Eliseo Zanzarelli