Dopo il sequestro, era stato nominato custode giudiziale della sua auto. Solo che poi, durante un controllo, i carabinieri della Stazione di Mesagne hanno scoperto che quella Fiat Panda non era più nella disponibilità del 58enne, che è quindi stato denunciato a piede libero per violazione colposa dei doveri di custodia di cose sequestrate.
L’affidamento del mezzo sequestrato ai proprietari–custodi è finalizzato a non gravarli delle ulteriori spese che l’affidamento a ditte specializzate comporterebbe. Di contro, il custode giudiziale è tenuto a conservare il mezzo nelle medesime condizioni riscontrate al momento del sequestro, e non a cannibalizzarlo alienandone i pezzi migliori, depauperandolo così del suo valore. Infatti, la norma contestata ai soggetti denunciati è volta a tutelare il buon andamento della Pubblica amministrazione, quale interesse pubblico al mantenimento delle condizioni di realizzazione delle finalità dei sequestri.