Si riceve e pubblica:
Negli ultimi giorni le cronache locali e nazionali sono state occupate in maniera significativa da una vicenda coniugale avvenuta nella città di Francavilla Fontana.
Il sottoscritto è stato incaricato da entrambi i coniugi coinvolti di sottoporre agli organi di informazione e alla opinione pubblica alcune considerazioni, nonché di valutare ogni aspetto avente rilevanza penale.
In primo luogo occorre chiarire che leparticolareggiate ricostruzioni contenute nella quasi totalità degli articoli e dei servizi televisivi pubblicati sulla stampa locale e nazionale non corrispondono al reale accadimento dei fatti.
Lo scrivente non è in grado di sapere quali siano le fonti alle quali abbiano attinto i media che si sono così attentamente occupati del caso, ma è evidente che le stesse non sono state adeguatamente verificate, se è vero come è vero che i particolari più scabrosi sono frutto di mere invenzioni o della fantasia di coloro che li hanno portati a conoscenza della stampa e delle televisioni.
Non solo.
Chi scrive ritiene che sia stato dato risalto aduna notizia totalmente priva di interesse pubblico, non risultando ad oggi contestata alcuna ipotesi di reato, e non risultandocoinvolti personaggi pubblici.
In più occasioni la Suprema Corte di Cassazione è infatti intervenuta per chiarire chesi deve escludere che il diritto di cronaca “possa operare al di là del limite segnato dall’attitudine della notizia a soddisfare una oggettiva esigenza di informazione pubblica, da non confondere con il mero interesse che il pubblico, per pura curiosità “vojeristica”, può avere alla conoscenza di particolari attinenti alla sfera della vita privata di un determinato soggetto, specie quando questo non sia persona investita di cariche pubbliche o comunque dotata di rilievo pubblico” (Cass. Pen. Sez. V n. 46295/2007).
Inoltre, all’enfasi inopportunamente attribuita ad una vicenda privata attraverso titoli sensazionalistici e ricostruzioni romanzate, si è aggiunta una vera e propria gogna mediatica scatenatasi sia sui social che sui vari canali di comunicazione telematica, tramite i quali sono state diffuse vignette satiriche ed altre immagini frutto di una disgustosa manipolazione. Per tali fatti lo scrivente ha ricevuto incarico di procedere penalmente nei confronti dei responsabili.
Ma ciò che più preme in definitiva sottolineare è l’impatto assolutamente devastante che una frettolosa e superficiale divulgazione di una vicenda strettamente privata potrebbe provocare sulla vita e la reputazione non solo dei protagonisti, ma anche di terze persone del tutto incolpevoli, come gli stretti congiunti anche minori di età.
Sotto tale profilo sia consentito, più di ogni altra cosa, un richiamo alla responsabilità.
Per tali motivi, e nella piena consapevolezza del ruolo fondamentale che il diritto di informazione (e all’informazione) riveste nella nostra architettura costituzionale, il sottoscritto rivolge un accorato invito a tutti i destinatari della presente nota affinchè i riflettori frettolosamente puntati su una vicenda che non riveste alcuna importanza per l’opinione pubblica possano definitivamente spegnersi.
Avv. Domenico Attanasi