Si riceve e pubblica:
Ho osservato con interesse il dibattito sulla Tari che ha visto come protagonisti autorevoli esponenti dell’opposizione, interna ed esterna al Consiglio comunale, nonché il Movimento Idea, e lo stesso Sindaco, Antonello De Nuzzo.
Ho preso pure atto delle cifre e dei numeri, che però dicono ben poco rispetto alla vera questione, che è solo ed esclusivamente di natura politica in quanto investe alcune decisioni già prese, ed altre da assumere, che, a mio parere, non possono non destare giustificate preoccupazioni.
La prima. L’Amministrazione Denuzzo, dopo aver già rinunciato a guidare l’Ambito Territoriale Sociale n. 3 Br1, non ha voluto assumere neppure la guida dell’ARO 1 Brindisi Ovest. I motivi risiederebbero nella scelta politica e personale volta ad evitare qualsiasi tipo di coinvolgimento in vicende poco chiare. Atteggiamento cristallino ed encomiabile, se non fosse per il fatto che la scelta di “salire”, come dice qualcuno, o “scendere” in Politica, come dicono altri, impone anche l’onere di decidere e quindi di scegliere. E non sempre decidere e scegliere coincide col coinvolgimento in situazioni poco chiare! E anche perché – come mi ricordava un certo Domenico Mennitti solo qualche anno fa – non voler decidere non ha senso, in quanto se non saremo noi a decidere saranno altri a farlo al nostro posto.
Ovviamente vi è da augurarsi che le scelte che saranno fatte sia dall’Ambito Territoriale Sociale, che – direi soprattutto – dall’ARO 1 Brindisi Ovest, siano foriere di ricadute positive per la Città degli Imperiali. E però, intanto, declinata inopportunamente l’assunzione di diretta responsabilità, l’Amministrazione Denuzzo non può comunque sottrarsi all’onere di individuare e definire gli indirizzi di massima su cui dovrà essere redatto il bando di gara relativo alla raccolta rifiuti. Può essere utile al riguardo il dibattito di questi giorni? A mio personale avviso, sicuramente no. A meno che da esso non si tragga l’unico elemento con valenza politica: lo strapotere di cui da qualche anno a questa parte gode la Monteco nei confronti della Politica Locale. Uno strapotere che nel silenzio pressoché generale ha fatto lievitare il costo del servizio, ahinoi, in misura inversamente proporzionale alla sua qualità. Uno strapotere che ha consentito – fatto mai accaduto fino a qualche anno fa – l’implementazione abnorme dell’organico destinato a Francavilla Fontana, senza che vi fosse alcun giustificato motivo, e, peraltro realizzata, (l’abnorme implementazione) attraverso l’assunzione di personale proveniente da molti centri della provincia, e, fatto ancor più inquietante, da Campi Salentina, del quale personale, invero “fantasma”, peraltro, non si ha notizia in riferimento ad attività lavorativa effettivamente svolta a Francavilla Fontana.
Ebbene, se si considera il peso rilevantissimo che il costo del personale dipendente ha con riferimento al costo complessivo del servizio raccolta rifiuti, ne consegue che se non si porrà tempestivamente rimedio a tale anomalia pochi operatori del settore, ad eccezione della Monteco, potranno avere interesse a partecipare alla prossima gara.
Tutto ciò con gravi risvolti sulla cristallinità della stessa. Si aggiunga che, ove non rimossa, l’anomalia denunciata non potrà che condurre ad una nuova e strutturale lievitazione del costo del servizio e del canone Tari. Con conseguenze ben ipotizzabili.
Ne consegue un suggerimento all’Amministrazione Denuzzo, ovviamente per l’uso che riterrà di farne. Non si limiti a prendere visione acriticamente dei tabulati relativi al personale forniti dalla Monteco. Li verifichi certosinamente. Avrà la risposta del perché il servizio raccolta rifiuti a Francavilla costa, in rapporto alle dimensioni della città, molto di più che negli altri otto comuni dell’ARO 1 Brindisi Ovest. E capirà pure perché in tema di rifiuti la città è sporca e… maleodorante.
Avv. Euprepio Curto