L’ex consigliere comunale: «Il gestore dei parcheggi a pagamento ha versato aggio, Tosap e Tari?»


Si riceve e pubblica:

Gianfranco Sorrento, ex consigliere comunale a Oria

A proposito dei parcheggi a pagamento, attivati da qualche settimana nel territorio del comune di Oria, mi corre l’obbligo fare alcune brevi considerazioni.

Premesso che per il sottoscritto rimane alquanto residuale conoscere le modalità di reclutamento del personale, se lo stesso personale sia il frutto o meno di eventuali segnalazioni da parte della politica locale, se il personale sia stato adeguatamente formato prima di prendere servizio, se lo stesso personale abbia cominciato il servizio addirittura prima di essere stato formalmente assunto, se il personale assunto come ausiliario del traffico eleva illegittimamente sanzioni nei confronti di automobilisti per infrazioni per le quali sono competenti gli operatori di polizia municipale, se durante la loro attività di vigilanza e controllo della sosta delle autovetture negli stalli si comportano con scarsa diligenza e professionalità e talvolta in pura malafede, elevando sanzioni nonostante l’automobilista abbia correttamente pagato il ticket o addirittura compiendo delle vere e proprie imboscate al malcapitato automobilista di turno, se i parcometri sono dotati di dispositivi per il pagamento del ticket di sosta attraverso il bancomat o carta di credito o se i parcometri sono abilitati a restituire il resto in monete, ecc.

Orbene, al fine di fare chiarezza su quanto è realmente avvenuto riguardo all’attuazione e alla successiva gestione del servizio dei parcheggi, appare necessario fare delle doverose precisazioni. Vi è da dire infatti, che la Giunta Municipale approvava con apposita delibera, la n. 5 del 10.01.2017, l’attivazione del servizio dei parcheggi a pagamento unitamente al Capitolato d’Appalto e al Disciplinare di Gara. Nei predetti allegati è stato previsto l’obbligo per la ditta aggiudicatrice dell’appalto, la corresponsione in favore del Comune di Oria di un aggio pari al 30% degli introiti ottenuti, inclusi anche quelli relativi agli abbonamenti, e al pagamento della Tosap e della Tari.

Per tutto quanto sopra esposto, appare del tutto evidente e singolare, infatti, l’inerzia e la mancata vigilanza dell’Amministrazione del “Fallimento” in carica, la quale al di là delle Commissioni di Inchiesta che si vogliono istituire, dei consigli comunali monotematici, degli incontri più o meno informali intercorsi con i responsabili della ditta appaltatrice, nulla ad oggi ha fatto per dare concreta risoluzione al problema sopra rappresentato. Infatti, considerato il sentito interesse verso questa problematica da parte della comunità locale, sarebbe utile che l’Amministrazione Comunale facesse conoscere pubblicamente se ad oggi è stato effettuato il relativo versamento dell’aggio dovuto da parte della ditta, il suo ammontare, nonché se sia stata versata la relativa quota della Tosap e della Tari.

Se al contrario invece ancora i relativi versamenti non fossero stati effettuati, l’Amministrazione Comunale in carica, per il tramite degli uffici competenti, deve obbligare immediatamente la ditta a versare l’aggio del 30% degli introiti nelle casse comunali, compresi quelli degli abbonamenti e il pagamento della Tosap e della Tari e, in seconda ipotesi, laddove vi fosse un rischio grave e concreto per il Comune di Oria, di valutare seriamente se ci siano i presupposti per la revoca del servizio.  Allo stesso  tempo, si porrebbe la stessa ditta nelle condizioni di valutare se sussistano o meno i presupposti per continuare a garantire il servizio nel rispetto degli obblighi contrattuali, così come stabilito nella delibera di Giunta Municipale n. 5 del 2017 e nei relativi capitolato d’appalto e disciplinare di gara ad essa allegati.

Gianfranco Sorrento

Ex Consigliere Comunale

 

 

 

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