Quando i militari sono giunti sul posto, hanno trovato la donna in lacrime dopo essere stata aggredita per l’ennesima volta da quello che era il suo uomo ed è poi diventato il suo aguzzino: le impediva di uscire da sola, di lavorare e persino di avere rapporti con i suoi stessi familiari.
La donna, sempre in lacrime, ha riferito che il suo compagno l’aveva assoggettata psicologicamente ormai da tempo, tanto da averla resa una persona inattiva. Negli anni non sono neppure mancate le percosse.
Nell’appartamento della coppia sono stati recuperati: quattro katane (la spada dei samurai) lunghe 95, 71, 46 e 23 centimetri; una sciabola modello “Daga” lunga 53,5 centimetri; un pugnale con lama da taglio lungo 21 centimetri; vari coltelli.
Di recente, peraltro, l’uomo – con precedenti per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di armi – era stato sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna.